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<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Notizia dal sito di infostrada....</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2></FONT> </DIV>
<DIV><SPAN class=lancio1>Il pinguino alla conquista del mondo</SPAN>
<P class=textb>Microsoft ha acquistato il nome "Lindows" per 20 milioni di
dollari il che dimostra ancora una volta che Linux è una realtà molto temuta dai
big di Redmond</P>
<P class=tbl>Dopo una <STRONG>guerra </STRONG>nei tribunali di mezzo mondo
durata oltre due anni <STRONG>Lindows </STRONG>e <STRONG><A
href="http://news2000.libero.it/internetlife/edi80.html"
target=_blank>Windows</A></STRONG> hanno fatto pace: <STRONG><A
href="http://news2000.libero.it/editoriali/eda72.html" target=_blank>Bill
Gates</A></STRONG> pagherà <STRONG>20 milioni di dollari </STRONG>per acquistare
quel nome scomodo che lo ha fatto sobbalzare sulla sedia.
<STRONG>Lindows</STRONG>, lo ricordiamo, è un sistema operativo basato su <A
href="http://news2000.libero.it/speciali/sp70/pg1.html"
target=_blank><STRONG>Linux</STRONG></A> estremamente simile a Windows ma molto
molto più economico del concorrente. L'accordo prevede che entro i prossimi due
mesi Lindows dovrà cessare l'uso del suo nome e migrare integralmente a
"<STRONG>Linpire</STRONG>"; con la cospicua transazione i big di <STRONG>Redmond
</STRONG>si sono anche garantiti la proprietà di tutti i domini registrati che
contengono "indows" e "indoz" fra cui <STRONG>lindows.org </STRONG>e
<STRONG>lindowsos.com</STRONG>. <BR><BR>La notizia, di qualche giorno fa,
potrebbe sembrare ai più come una semplice battaglia sul marchio di un prodotto,
una di quelle che si scatenano quotidianamente in tutto il mondo. In realtà è
qualcosa di più: è <STRONG>l'ammissione </STRONG>da parte di <STRONG><A
href="http://news2000.libero.it/internetlife/ils8.html"
target=_blank>Microsoft</A></STRONG> della forza del concorrente, che non è
"Linspire" o meglio non solo, ma è anche e soprattutto Linux, il sistema
operativo open source su cui basa il suo funzionamento. Linux è forte, dobbiamo
contrastare la sua avanzata in ogni modo, sembrano aver detto i big di Redmond.
<BR><BR><STRONG>Ammissione interessante</STRONG>, vediamo perché. Microsoft,
l'azienda di Bill Gates, è la proprietaria di Windows, il sistema operativo più
utilizzato in tutto il pianeta. Non solo: Microsoft è la proprietaria di
<STRONG>pacchetti di software</STRONG> molto costosi che sono diventati lo
standard dell'office automation in tutto il pianeta. Ma non è finita qui:
Microsoft è la proprietaria e la distributrice di <STRONG><A
href="http://news2000.libero.it/index_news.jhtml?id=6050082&ricerca=browser&parole=tutte"
target=_blank>browser</A></STRONG> (Internet explorer), programmi di
<STRONG>mailing </STRONG>(Outlook e Outlook express) e <STRONG><A
href="http://news2000.libero.it/index_news.jhtml?id=6040042&ricerca=messaging&parole=tutte"
target=_blank>messaging</A></STRONG> più usati al mondo. In sostanza
<STRONG>Microsoft controlla </STRONG>gran parte del mercato software mondiale e
non vuole in alcun modo perderlo.<BR><BR>A <STRONG>rompere le uova </STRONG>nel
paniere a Microsoft è spuntato qualche anno fa un pulcino, o meglio un
<STRONG>pinguino</STRONG>, rivoluzionario. E non poteva essere altrimenti per
mettere in pericolo un gigante di simili proporzioni. Il pulcino-pinguino
chiamato Linux poggia, com'è noto, su una <STRONG>filosofia </STRONG>del tutto
diversa da quella adottata da <STRONG>Bill Gates</STRONG>: conoscenza condivisa
alla quale tutti possono partecipare. Nato dalla mente di <STRONG><A
href="http://news2000.libero.it/editoriali/16060.jhtml" target=_blank>Linus
Torwalds</A></STRONG>, Linux si è rivelato ben presto estremamente versatile e
funzionale nonché, ed è questo il vero salto di qualità, gratuito. <BR><BR>I
<STRONG>vantaggi </STRONG>nell'utilizzo di Linux, inutile dirlo, sono
impressionanti. <BR><STRONG>Punto primo</STRONG>, la licenza di Linux è gratis,
al contrario di quella di Windows. <BR><STRONG>Punto secondo</STRONG>, poggiando
sulla stessa filosofia, anche il software sviluppato per Linux è gratis:
"<STRONG><A href="http://www.openoffice.org/"
target=_blank>openoffice</A></STRONG>" sostituisce degnamente "office" senza
spendere una lira. <BR><STRONG>Punto terzo</STRONG>, il costo dell'hardware per
supportare questo sitema operativo è generalmente più limitato.
<BR><STRONG>Punto quarto</STRONG>, l'aggiornamento è gratuito.<BR><STRONG>Punto
quinto</STRONG>, il sistema operativo è più longevo e stabile. È difficile
vedere Linux bloccato completamente, sia su server che su client;
<BR><STRONG>Punto sesto</STRONG>, la sicurezza è migliore soprattutto sui
desktop dove virus e worm non costituiscono, al momento, un pericolo reale.
<BR><STRONG>Non vanno poi dimenticati </STRONG>alcuni vantaggi ancora più
tecnici: migrazione trasparente lato server, interoperabilità con Windows
(Samba) possibile mantenimento di investimenti fatti in ambiente Windows
(Rdesktop, Wine ecc...). Naturalmente anche i big dell'informatica (come l'Ibm)
se ne sono accorti: non si tratta più di un gioco per pochi smanettoni, ma di
una rivoluzione colossale. In periodi in cui le amministrazioni e le aziende
sono costrette a tagli economici in ogni settore, il software gratuito sembra
<STRONG>l'uovo di Colombo </STRONG>che risolve il problema della spesa per le
licenza informatiche. <BR><BR>D'altro canto però è pur vero che <STRONG>non è
tutto oro quello che luccica</STRONG>. In sostanza se Linux avesse raggiunto
quel grado di <STRONG>efficienza </STRONG>e di diffusione proprio dei prodotti
Microsoft la partita si sarebbe già chiusa da un pezzo. È proprio per questo che
Microsoft sta cercando di contrastarne la diffusione e lo sviluppo. Ma la
rivoluzione non accenna a fermarsi: <STRONG>openoffice </STRONG>sviluppato
inizialmente solo per Linux, <STRONG><A
href="http://download.openoffice.org/1.1.2/index.html" target=_blank>esiste ora
anche per Windows</A></STRONG> e funziona degnamente. Dove sono allora i
problemi? È presto detto: l'utilizzo di Linux al posto di Windows non è così
immediato, occorre <STRONG>aggiornare il personale</STRONG> e questa è un
processo alquanto costoso, almeno nell'immediato. Il parco software a
disposizione degli utenti è inoltre limitato: per quanto sia vario <STRONG>nelle
aree di publishing</STRONG> non c'è niente di paragonabile a <STRONG>Xpress
</STRONG>o <STRONG>Illustrator</STRONG>; per la grafica <STRONG><A
href="http://gimp.linux.it/www/download.html" target=_blank>Gimp</A></STRONG> è
un buon prodotto ma non si può paragonare con <STRONG>Photoshop</STRONG> e
<STRONG>Dreamweaver </STRONG>è inarrivabile. Il vero problema inoltre è la
compatibilità: ancora non è perfetta, si possono avere dei problemi nella
<STRONG>conversione </STRONG>di documenti elaborati con Windows (che sono la
maggior parte). <BR><BR>Nonostante i passi da gigante il <STRONG>piguino-Davide
</STRONG>non ha ancora sconfitto <STRONG>Microsoft-Golia</STRONG>: se riuscirà a
farlo in un prossimo futuro dipenderà da molti fattori, soprattutto dalla sua
capacità di diventare perfettamente <STRONG>compatibile </STRONG>e
interscambiabile con il sistema operativo eleaborato dai big di Redmond, visto
che putroppo al momento non lo è ancora al 100%.<BR></P></DIV></BODY></HTML>