<!DOCTYPE html PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 Transitional//EN">
<html>
<head>
<meta content="text/html;charset=ISO-8859-15"
http-equiv="Content-Type">
<title></title>
</head>
<body bgcolor="#ffffff" text="#000000">
Ciao ragazzi!<br>
<br>
<blockquote type="cite"> Il trucco funziona così. Tu installi il .deb
con l'Xfree che si installa in /usr/X11.<br>
Prima di installare x.org rinomini /usr/X11 in /usr/X11_xfree86.<br>
Dici ad apt di non aggiornare mai xfree86.<br>
X.org ti si installa in /usr/X11 e tu rinomini la cartella in
/usr/X11_xorg.<br>
Crei un link simbolico ln -s /usr/X11_xorg /usr/X11.<br>
<br>
Quindi il tuo sistema debian è convinto di avere xfree86 (e tutti gli
altri pacchetti si installano correttamente perchè hai l'X)<br>
In realtà tu hai x.org e ne sei felice.<br>
<br>
L'unico problema è se qualche pacchetto ti dice che non può essere
installato perchè la versione di xfree che hai non basta e la devi
aggiornare. In questo caso:<br>
- cambi il link simbolico di cui sopra con ln -s /usr/X11_xfree86
/usr/X11<br>
- con apt aggiorni xfree86<br>
- dici ad apt di bloccare (i.e. non aggiornare mai il pacchetto) xfree86<br>
- cambi il link simbolico ln -s /usr/X11_xorg /usr/X11<br>
<br>
Debian è convinta di avere xfree aggiornato, in realtà tu usi l'ultima
release dell'x.org!!!</blockquote>
<br>
Ho sempre ammirato Debian per l'apt-get e la versatilità, ma non è un
po' un assurdo dover ricorre a trucchetti di bassa lega in una distro
così multiforme e predisposta all'aggiornamento costante? Spero sia
solo un bug della stable quello che impone di utilizzare (almeno in
linea teorica) un solo server X. Confido nel futuro.<br>
<br>
<blockquote type="cite">
<pre wrap="">>>A parte alcune pecche evidenti come l'assenza
<span class="moz-txt-citetags"></span>>>dell'utente root (...)
<span class="moz-txt-citetags"></span>
</pre>
<pre wrap="">><span class="moz-txt-citetags"></span>'zzo... e questa non è da poco, pare Finestre!
</pre>
<pre wrap=""><!---->
Peggio: Finestre ha administrator (almeno 2k e XP), e gli utenti non
possono cambiare (alcune, poche) cose. In Ubuntu il primo utente
creato può eseguire su senza dare password, e di fatto ha il potere di
root senza conoscere la password (che c'è, ma è sconosciuta). In
pratica per attivare root bisogna loggarsi, fare su, e poi passwd
root, in modo da impostare una password di root. Un po' assurdo.
</pre>
</blockquote>
In realtà c'è una motivazione... leggete la descrizione su
<a class="moz-txt-link-abbreviated" href="http://www.distrowatch.com">www.distrowatch.com</a> alla pagina
<a class="moz-txt-link-freetext" href="http://forevergeek.com/articles/ubuntu_504_hoary_hedgehog_review.php">http://forevergeek.com/articles/ubuntu_504_hoary_hedgehog_review.php</a><br>
<blockquote type="cite">There is also no root account enabled by
default; according to the
Ubuntu developers, this is a security measure. It's very easy to enable
a root account, just type 'sudo passwd' in a terminal, type your user
password, then type the new root password twice. You should be able to
log in as root from a terminal (you'll have to change the GNOME
preferences to log in to GNOME as root).</blockquote>
<br>
<br>
Comunque non mi pare una cosa così grave: l'utente root esiste solo che
rimane "disattivato" nei casi in cui è inutile. Attivarlo non è poi
così difficile!<br>
<br>
Ave popolo,<br>
Diego<br>
</body>
</html>