[MontelLUG] Riassunto di domenica 10/06/2007 (1/2)

Rompi rompicoioni a libero.it
Lun 11 Giu 2007 13:49:59 CEST


Sono le 13.00, spero nel giro di mezz'ora di riuscire a farvi un breve
resoconto della giornata di ieri.

Precisazione nr. 1 sullo scambio di battute dell'altro giorno, a proposito
del laciare a casa le donne per una giornata. Ricordo, che tutte le
mogli/morose degli arbitri di calcio, si passano una domenica si e una no da
sole (effettivamente, non ci avevo mai pensato, ma solo qualche mese fa ho
realizzato che l'espressione "arbitro cornuto" non è solo un insulto come
un'altro...).

Precisazione nr. 2, normalmente le mail le leggo dal lunedì al venerdì a
pausa pranzo e al termine dell'orario lavorativo. Leggerle a casa si rivela
sempre più problematico per mancanza di tempo e perché guarda caso, quando
accendo il modem c'è sempre qualcuno che deve telefonare, per cui dai una,
dai do, aea fine uno se stufa, quindi mi dispiace per quelli che mi avevano
scritto che venivano sabato mattinata o sabato notte.

Partenza da Bessega ore 8.00
Arrivo in centro a Padova verso le 9.00 dopo qualche sguardo alle cartine e
un'inversione a U nei pressi di un semaforo, arrivo in una zona che ad
occhio doveva essere quella giusta, ma non mi trovavo con le vie. Individuo
una squadra di attacchini che stavano spammando sui cartelloni pubblici,
mostro la cartina e mi dicono che il posto è il portone 30 metri più avanti.

Arrivo li, ci sono gli organizzatori che stanno finendo di sistemare le
ultime cose, per la cronaca, avevano realizzato una rete wireless (se o
savevo me portavo via el portatie dell'ufficio par scaricare un po' de
roba...), e stavano tentando di configurare un portatile acer, solo che
l'installazione si bloccava al 57%, guarda caso l'unico pc sul quale
funzionava la rete era della persona che aveva configurato l'access point
(sta storia me ricorda un deja-vieu del linux day 2006, dove l'unico pc che
riusciva ad andare in internet era un xp).

Intanto cominciano ad arrivare un po' di persone, il capoccia del pluto
(Stevanin) vestito in modo elegante, gli altri più o meno tutti in tenuta
estiva da sala server.
Ad un certo punto arrivano le 10.00 e iniziano ufficialmente i lavori. C'è a
sorpresa, su invito dei relatori, un intervento del professore (non ricordo
il nome) che anni fa, assieme a degli studenti aveva fondato il Pluto.

Il primo a parlare è Paolo Didonè che spiega il concetto del software
libero, facendo i paragoni con la ricetta della pasta alla carbonara. Le
slide erano state realizzate nella nottata in treno.

Alle 10.50 circa, inizia il suo intervento Alessandro Rubini, che appena
arrivato (erano le 9.30 circa) si era messo subito al portatile per finire
le slide della presentazione che doveva fare. Anche in questo caso la notte
non era bastata.
Questo intervento riguardava l'applicazione di una particolare distribuzione
linux su architetture usate in ambito industriale e del perché in
quest'ambito le cose si stanno muovendo molto verso il free-software.
Ha fatto gli esempi di una consulenza che aveva fatto pochi giorni prima per
una ditta in cui avevano bisogno su un applicativo embedded di un real-time
molto spinto e nessuna distribuzione di quelle in commercio andavano bene,
quindi gli avevano richiesto consulenza nello sviluppo.
Un altro esempio è stato di una ditta zona Padova che produce macchine per
elettrocardiogrammi. Dovevano passare dal dos a windows. Il ministero gli ha
esplicitamente vietato di passare a windows in quanto se c'erano problemi
non erano in grado di assicurare una risposta in tempi certi, quindi o
passavano a wxworks (o nome simile) o linux.
Ha parlato di altri intoppi che hanno avuto altre aziende utilizzando
strumenti di sviluppo proprietari e che poi quando le ditte hanno cessato il
supporto le cose si sono messe male.
Un ulteriore esempio fatto, riguardava un parcheggio automatizzato in
america (dove le macchine sono stipate in una specie di casellario tipo
loculi e c'è un sistema di elevatori che le recupera. Per spiegazioni più
tecniche su come funziona un parcheggio automatizzato, potete liberamente
chiedere di Catanzaro :-) all'ex uomo Progesis che gironzola su questa
mailing-list). Questo parcheggio funzionava bene, addirittura, imparava
dalle abitudini dei pendolari, es.: se tu andavi a ritirare la macchina
sempre alle 10.00, il software quando si avvicinava l'ora fatidica,
provvedeva a spostare la macchina in una "casella" più vicina in modo che
poi nel giro di un minuto arrivasse l'auto. Il problema è che tutto questo
bel programma lo avevano acquistato con licenza a tempo.
Al momento del rinnovo, chi aveva sviluppato la cosa, ha chiesto una cifra
spropositata. Per quattro giorni la gente si è ritrovata con la macchina
bloccata nel parcheggio. Alla fine sono riusciti a sbloccarlo solo pagando
(non per fare l'avvocato del diavolo, ma sarebbe anche bello sapere che
ruolo aveva il comune in questa storia. Con alcuni enti pubblici sarebbe da
fare di peggio).
Infine, ha mostrato tutta una serie di schedine delle dimensioni di pochi
centimetri, una addirittura che deve finire montata sulle auto. Erano tutte
macchine linux. Una slide mostrava la sua scrivania. Volevo fotografarla per
mostrarla a casa quando mi dicono che sono disordinato, ma non ci sono
riuscito.
Riguardo al fatto che queste macchine sono in parte software e quindi
copiabili facilmente, ha mostrato un'altra schedina e ha riferito che il
produttore gli ha detto che nell'arco di due mesi da quando la
commercializzeranno a taiwan avranno già passato i chip ai raggi x e ne
produrranno una di identica.

Pausa caffè.

Intervento di Moreno Muffatto su aspetti economici del sotware libero. Mi
sono un po' perso nei meandri dei discorsi economici. A tratti ricordava
l'intervento sulla sicurezza informatica dell'ultimo linux-day.

L'ultimo a parlare nella mattinata è stato Renzo Davoli. Ha parlato di
libertà intellettuale e diritto alla copia, non solo riferito al software ma
anche alla musica e altre opere. Riportava il caso di come sia impossibile
copiare legalmente una storia di mi sembra Pirandello. Nonostante siano
passati anno dalla morte. Questo intervento ha scaldato molto i cuori dei
partecipanti.
Agganciandosi ad una domanda fatta precedentemente da un partecipante, sulle
segretarie che se gli sposti l'icona strillano. Ha parlato di patente
europea dell'informatica, che nonostante il nome si sente nominare solo in
Italia, e che sinceramente lui e altri colleghi, nonostante sia dottore,
leggendo le domande hanno visto che non sarebbero in grado di superare
l'esame, e che quindi di quanto non sia soltanto che un modo per finanziare
i soliti noti.
Infine, una cosa degna di nota e sulla quale mi riprometto di recuperare i
link e mandarveli, si tratta di una petizione on line (simile a quella fatta
per le ricariche dei telefonini) per vedere se si riesce a fare in modo che
quando uno va a comperare un pc sia sempre indicato il prezzo dell'hardware
e quello del software distintamente, dando effettivamente la possibilità di
rinunciare all'acquisto del software.

Pausa pranzo, pasta fredda, tramezzini, porchetta e bibite varie.

P. S.: sono le 13.50 e sono arrivato a metà. Stasera arriva la parte finale.





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