[MontelLUG] Posta e risorse disperse

[Daneel Olivaw]

Il 12 agosto 2008 15.08, Nunziante <nunziante.esposito a uiciechi.it> ha scritto:
> Saluti e buon ferragosto a tutti.

Anche a te :-)

> Vi leggo sempre con piacere e vi ringrazio per tutto quello che riesco ad
> apprendere dai vostri discorsi.

E ciò non può far altro che riempirci di gioia :-D

>
> Ora vi faccio una domanda alla quale spero che qualcuno di voi potrà
> rispondermi.
>
> Durante il servizio di Help telefonico cui partecipo, mi è stata posta una
> domanda alla quale credo ci sia una soluzione anche se non la conosco.

Vediamo...

>
> Una rete lan: un certo numero di computer sono stati messi in rete, si
> vedono normalmente tra loro e si possono usare in scrittura e lettura tutti
> i contenuti delle cartelle condivise.

Urgh...

> Le varie unità della rete sono dislocate in un palazzo di vari piani. Anche
> sullo stesso piano i computer sono dislocati in stanze diverse.

ARGH!!! Ma che è? L'incubo del sistemista? ^_^ (sorriso alla giapponese)

> A causa di questa distribuzione estesa ed essendo necessario usare la posta
> elettronica in assenza di connessione ad Internet, come si può gestire la
> posta elettronica?
>
> Se, come penso, si deve installare un server di posta, come si può fare?

Come già hai pensato, un server di posta è la soluzione.
Si può fare in vari modi, dal semplice prelevatore e immaggazzinatore
(dove cavolo l'ho trovato 'sto termine?) delle mail, ad un intero
servizio webmail+imap, ecc. tipo groupware, bisogna vedere cosa serve
e cosa vuole la gente.
Naturalmente tenete conto che se la linea è giù, il server terrà e
mail inviate dal client finché non verrà riattivata, ma a questo punto
forse conviene considerare una connessione flat, se non esiste.
Visto che ci siamo, suggerirei anche un server dati da usare al posto
di quell'anarchia malefica di cartelle condivise... naturalmente con
le regole giuste per evitare che diventi un buco nero per chissà cosa
:-)

>
> Ciao.
>
> Nunziante.

A presto.
Daneel Olivaw

-- 
"Chi è pronto a rinunciare alle proprie libertà fondamentali per
comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita né la libertà né
la sicurezza" - Benjamin Franklin