[MontelLUG] [autunno acaro] HackInBo ed e-privacy edizione XXII - Venezia, 13 e 14 Ottobre 2017
Samuele
samuele.zanin a tiscali.it
Dom 9 Lug 2017 13:53:44 CEST
Comunicazione di servizio per la "brutta gente paranoica" qui dentro.
Ad ottobre ci saranno due incontri, purtroppo nello stesso fine settimana.
e-privacy a Venezia il 13 e 14 ottobre, HackInBo a Bologna il 14 ottobre.
Adesso vediamo se riescono a fare in modo che i talk tecnici siano ad
e-privacy il 13, così da poter andare anche ad HackInBo il 14.
e-privacy è un evento legato alle tematiche della privacy itinerante che
si svolge due volte all'anno. Questa volta abbiamo la fortuna di averlo
vicino a casa, quindi vi invito a non mancare.
Il 07/07/2017 09:21, Marco Calamari ha scritto:
> E-privacy 2017 autunno – edizione XXII
>
> «I Dati perduti - Processo al Cloud»
>
> Il Progetto Winston Smith e l’Hermes Center for Transparency and
> Digital Human Rights sono lieti di invitarti come relatore
> all’edizione autunnale di e-privacy, che si terrà a Venezia il 13
> e 14 ottobre 2017 nella prestigiosa sede storica del Tribunale
> Civile di Venezia a Rialto, presso l’Aula di Corte d’Assise.
>
> Parleremo di Cloud, già tema di e-privacy nel 2011. Perché
> ripetersi? Cosa è cambiato?
>
> L’avvento del Cloud ha confermato i timori espressi sulla perdita
> di privacy e di identità digitale e sta anche producendo un
> effetto imprevisto: la perdita della Rete.
>
> Internet è persa!
>
> Da backup e contenitore di dati, il Cloud si è evoluto in
> fornitore virtuale di sistemi IT in grado di gestire
> infrastrutture aziendali senza server fisici e storage locali.
> Ogni sistema IT sembra oggi solo fatto di «comunicazione». Ma non
> di sola comunicazione è il tessuto della Rete: ci sono i dati
> personali e non, ci sono processi.
>
> Il fluire dei dati nella Rete permette la distribuzione della
> conoscenza.
>
> La conoscenza può essere scambiata con metodi tradizionali anche
> se i tubi di connessione si interrompono, anche quando si
> riversano i dati personali o aziendali alle Big Data Company. Al
> più possiamo lamentare una perdita di riservatezza, temere leak di
> informazioni, ma fintanto che i dati restano a disposizione di chi
> li ha prodotti la conoscenza in Rete resta patrimonio di tutti e
> allo stesso tempo sotto il diretto controllo di chi ne ha diritto.
>
> Ma quando i dati, sia pubblici che personali, sono solo nel Cloud?
> Il Cloud non è parte della Rete; il Cloud è una proprietà privata
> di chi lo fornisce come servizio.
>
> Molti usano il Cloud anche senza saperlo; certi servizi sono
> offerti (“gratuitamente” si dice, ma qual è il costo allora?)
> insieme a dispositivi, registrazioni e programmi, l'utente non ne
> percepisce neppure l’esistenza. Tutto funziona, la vita scorre
> felice, si può migrare da terminale all’altro, da uno smartphone
> all’altro, da un sistema operativo all’altro, purché vi sia
> un’apposita app.
>
> Ma i dati dove sono?
>
> Smartphone e tablet non hanno più i dati personali dentro di sé.
> Questi dispositivi sono relegati al ruolo di effimere "cache di
> dati". L’utente può accedere ai dati e pensa di averne il
> possesso. Accesso e possesso sembrano la stessa cosa. Eppure...
>
> Anche solo sapere dove sono i propri dati, anche solo tentare di
> farne una copia di backup su un hard disk da tenere nel proprio
> cassetto sta diventando un’attività difficile, estrosa, rara,
> appannaggio di strambi hacker o paranoici professionali, talvolta
> neppure di loro. Molti servizi vantano di riconsegnare i dati agli
> utenti, ma a ben vedere gli restituiscono bagattelle con cui
> nessuno può far molto.
>
> Le aziende, alla rincorsa del risparmio e dell'efficienza, hanno
> sostenuto il Cloud come panacea universale, si stanno rendendo
> conto che rischiano di perdere o hanno già perso il controllo dei
> proprio dati e dei propri processi?
>
> È veramente questa la soluzione migliore? Quali sono i costi
> nascosti? Ci si può affidare al Cloud con la sola tutela di
> qualche penale su un contratto (quando c’è)?
> Le (costose, noiose) risorse locali veramente non hanno più alcun
> valore? Si possono gestire servizi critici in Cloud e la
> valutazione dei rischi residui basati sugli SLA dei fornitori
> («Oste, com’è il Cloud?») è corretta?
> I CEO, che vedono immediatamente i risparmi, valutano
> correttamente i rischi? I soci e gli investitori si stanno
> accorgendo di questo trasferimento di valore dalle aziende in cui
> hanno investito ai grandi operatori del Cloud?
>
> A questo punto sarebbe illusorio chiedere alle aziende e alle
> persone di porsi il problema del considerare con spavento la
> perdita dei propri dati e processi, o di come fare per
> riconquistarli (hanno valutato e hanno deciso di perderli a
> ragion veduta, inutile riaprire il discorso).
> Vogliamo invece che si pongano il problema di aver perduto, con i
> propri dati e processi, i propri diritti, di fare impresa, di
> competere, di essere cittadini, di ottenere conoscenza e
> informazione.
>
> La questione non è "se" li hanno perduti, perché li hanno persi ed
> è certo - ma fino a che punto. Fin dove si estende la perdita dei
> diritti sociali, economici, civili, politici, umani dei «figli del
> cloud»?
>
> Su questo come Progetto Winston Smith ed Hermes non abbiamo una
> chiara idea, non possiamo dare risposte o dettare agende. Ma per
> esercitare il nostro spirito critico ti invitiamo come relatore a
> partecipare al nostro:
>
> Processo al Cloud
>
> Dalle relazioni presentate aspettiamo, come sempre, commenti,
> risposte, analisi e magari, come nella migliore tradizione di e-
> privacy, la manifestazione di ulteriori problemi.
>
> Le proposte di intervento
> Il comitato organizzatore valuterà proposte in ambito tecnologico,
> legale, istituzionale e giurisprudenziale, delle scienze sociali,
> della filosofia, dell'informatica e dell'attivismo digitale, della
> privacy, della non-discriminazione, della sorveglianza e dei
> diritti civili digitali.
>
> Verranno prese in considerazione anche proposte su temi diversi da
> quello dell'edizione, purché di interesse e di attualità.
>
> Di seguito un elenco - non esaustivo - di argomenti pertinenti:
>
> - Diritto alla Conoscenza e democrazie avanzate
> - Diritti civili e politici dell’individuo: libertà di
> espressione, riservatezza ed anonimato;
> - Profilazione, geotagging, biometria, riconoscimento facciale
> - Tecnologie della liberazione per l’arricchimento della privacy,
> crittografia e comunicazione sicura.
> - Impatto delle tecnologie di controllo e dell’anonimato sui
> diritti dei lavoratori e degli studenti.
> - Evoluzione dei mercati di dati personali: data retention,
> analisi big-data, circolazione e rivendita
> - Dati personali in rete: captatori, intercettazioni lecite ed
> illecite, anonimizzazione, ciclo di vita dei dati raccolti a fini
> d’investigazione criminale o di sorveglianza di polizia.
> - Servizi digitali di Stato, informatizzazione obbligatoria,
> processo telematico.
>
> Gli interventi saranno effettuati dal vivo e, con il consenso dei
> relatori, registrati in audio ed in video. I relatori potranno
> utilizzare documenti, slide o filmati, e gli interventi dovranno
> avere una durata compresa fra 15 e 45 minuti, incluso il tempo per
> Q&A. Potranno essere proposti anche interventi in videoconferenza.
> È apprezzata la disponibilità del relatore a concedere la
> pubblicazione del materiale prodotto e delle riprese
> dell’intervento sotto licenza libera.
>
> L’organizzazione
> Al fine di mantenere la propria indipendenza, il convegno è, come
> sempre, gratuito ed a budget zero. I relatori ed i partecipanti
> dovranno provvedere in proprio alle spese di viaggio e soggiorno.
> Eventuali sponsorizzazioni di ditte, enti, gruppi o associazioni
> hanno carattere non economico e sono intese come adesione morale
> alle finalità del Convegno, ai temi ed ai principi trattati.
>
> La manifestazione è organizzata da:
> - Progetto Winston Smith
> - HERMES - Centro Studi Trasparenza e Diritti Umani Digitali
>
> e da altre organizzazioni, aziende ed associazioni.
>
> Maggiori informazioni saranno pubblicate sul sito del Convegno non
> appena disponibili, all'indirizzo http://e-privacy.winstonsmith.or
> g
>
> Contatti stampa e richieste di informazioni possono essere inviate
> all'indirizzo: eprivacy a winstonsmith.org
>
> Le proposte di intervento potranno essere presentate utilizzando
> il form disponibile all'indirizzo http://j.mp/call-eprivacy-XXII,
> che fornisce un feedback esplicito alla fine della sottomissione
>
> Le proposte dovranno pervenire al comitato scientifico entro il
> termine ultimo del 31 luglio 2017,
> L'accettazione o meno delle proposte sarà comunicata entro il 10
> agosto 2017.
> Bozze degli elaborati, slide o relazioni dell'intervento accettato
> dovranno pervenire in forma elettronica, in forma elettronica sul
> form online in seguito comunicato ai relatori, entro il 10
> ottobre 2017.
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