[MontelLUG] "Google is your friend". Ma quanto? (lungo)

Daneel Olivaw daneel.olivaw.r a gmail.com
Ven 9 Mar 2007 21:49:38 CET


Il 09/03/07, Massimo <massimo a mail.studiomasson.it> ha scritto:
> Vi metto a parte di un pensiero che da un po' mi frulla in testa.
>
> Scusate il cross post in due ml, ma avevo voglia di condividere anche
> con gli amici del Montellug queste mie elucubrazioni...

Grazie mille per l'onore... e se te lo dice lo spammer ufficiale del
MontelLUG, sentiti pure preso in giro ^_^

> [taglia taglia...]
> No, perché se una cosa del genere non è già stata pensata e progettata
> da qualcuno... ^_^

Beh, per quanto riguarda i motori di ricerca, pareva promettere bene
Quaero ( http://it.wikipedia.org/wiki/Quaero ), ma non se ne sa più
nulla... il "problema" è che google è nato al momento giusto, nel modo
giusto, nel posto giusto, dalle persone giuste e con altre decine di
cose giuste; eventi del genere non sono molto diffusi...
un altro "problema" del mondo googliano è che (ben per loro) funziona
tutto strammaledettamente bene e riescodo a mantenere un profilo per
cui se sono diventati monopolisti non fanno pesare questo fatto.
Immaginatevi se un certo s.o. fosse stato gestito meglio, immaginatelo
ben scritto, a prezzi decenti, con pezzi di codice aperti e
modificabili, un buon supporto per la comunità di appassionati
scrittori di codice; aggliungeteci anche gli altri programmi con le
stesse caratteristiche... è difficile pensare di essere
nellecondizioni che siamo ora, no?

Tanto per portare un caso riguarante google, ho sentito che per le
aziende offrono i loro servizi a pagamento. Praticamente si hanno un
foglio di calcolo, editor di testi, mail, chat, calendario ed altro
raggiungibili da tutto il mondo con una connessione ad internet; non
si pagano altre licenze, non ci sono costi per server di posta o dati
(magari comunque io un backup lo farei lo stesso su un serverino :-)
), tutto il casino della privacy e dei backup è sistemato
automagicamente, non ci sono utonti che esauriscono lo spazio a loro
designato... o almeno non stressano più noi :-), ecc. Se considerate
che molte ditte vogliono sistemi di gropware simili e che m$ è stata
attuta sul tempo alla grande, che un'intera università (non ricordo
quale) ha fatto il gran passo spostando tutti gli utenti in gmail e
derivati, si comprende bene per ora hanno sempre indovinato cosa fare.

Tutto ciò preoccupa noi paranoici della sicurezza, delle libertà,
ecc.? Direi che almeno un pensierino ce lo fa fare, ma come dicevo
prima stanno tenendo un atteggiamento che è a metà via tra il mondo
closed e quello open: "non ti mostro il codice, ma ti dico come usare
ed integrare le mie cose, in più se sei un semplice utente
approfittane pure, ma se sei un'azienda, pagaci, visto che usi tutto
il nosto sistema per i tuoi affari... in fondo ti sgraviamo da un bel
po' di rogne".

Tornando al discorso "alternative", si potrebbe aggiungere che la
comunità open secondo me ha la forza e le potenzialità per riuscire a
creare qualcosa di simile (pensate alle decine di groupware, oltre
alle suites da ufficio, ecc.), ma il suo maggior pregio, essere
composta da migliaia di individui lieri di portar il loro contributo,
è anche il suo peggior difetto quando si frammenta in decine di
progetti pressoché identici, ma diversi per minimi aspetti (per
esempio io devo ancora capire perché c'è sia phpgropware che
egroupware e perché col primo ho bestemmiato in lingue che mai avrei
pensato di sapere, mentre il secondo è andato su all'istante, ma mi
tira scemo su altre cose... ma - censura - censura - censura -, farne
uno solo e più GROSSO, POTENTE e BELLO no, eh?)

Certo, avendo un po' di pazienza la comunità ti tira fuori di quelle
cose spettacolari a volte, ma secondo me troppo spesso si è fatta
fregare da prodotti proprietari decisamente inferiori che solo perché
sono arrivati un po' prima e perché hanno la grafica bella restano il
parametro di confronto come "prodotto perfetto".

Ecco, ora mi sto perdendo alla grande, ho scritto troppo '^_^.

Aggiungo solo che sinceramente anch'io se trasferissi tutto il sistema
di posta sotto gmail avrei risolto i miei problemi in men che non si
dica... o almeno il 95% di ciò che comporta il gestire un server di
posta interno, ma c'è quel 5% che riguarda il fatto che "è mio, lo
gestisco io e gli faccio fare quello che voglio io" e il fatto che i
dati sono dentro all'azienda. Probabilmente acquistano il servizio ci
saranno servizi che copriranno anche quel 5%, ma l'essere così
dipendente da un esterno su un servizio così critico per me non è il
massimo (no, neanche se fosse Masson ^_^), anche perché per l'appunto
se decidessero di fare qualcosa di... svantaggioso per la ditta si
rischierebbe veramente di trovarsi con cappi al collo, pistole e
fucili puntati, spade appese a crini di cavallo e altre cose
simpatiche in giro per il corpo. Certo, c'è chi dice "meglio affidare
ad altri così se succede qualcosa non è colpa mia, ma posso scuoiare
vivi loro", ma non è la mia politica... o se lo faccio perché non ho
gli strumenti e/o le competenze sufficienti vado da gente più che
fidata... ora mi sto sinceramente chiedendo perché mai il sito della
mia azienda sia sui server di un certo EndelWar, ma forse è meglio
evitare di porsi certe domande :-D

> Scusate i miei pensieri in libertà ma, sapete com'è... è venerdì sera e
> si preannuncia... un altro weekend lavorativo! In qualche modo devo pur
> sfogarmi!

Beh, visto che ci siamo, scusate anche il mio sproloquio abbastanza
inutile, ma non me la sentivo di lasciare il povero Max senza qualcosa
da leggere nelle pause lavorative ^_^

> A presto,
> (in questo caso mad) max.

Alla prossima,
Daneel Olivaw (con gli algoritmi di sintesi paurosamente disattivati)

-- 
"Chi è pronto a rinunciare alle proprie libertà fondamentali per
comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita né la libertà né
la sicurezza" - Benjamin Franklin




More information about the montellug mailing list