[MontelLUG] Segnalazione...

Samuele samuele.zanin a quadrivium.it
Mer 29 Apr 2009 13:55:14 CEST


Scrivo adesso che sono riuscito a trovare un po' di tempo...

> *Inernet libera, neutrale e per tutti*
>
> *Il progetto di legge è stato presentato al Senato il 20 marzo due
> senatori democratici, Vincenzo Vita e Luigi Vimercati. No alla
> censura e al digital divide, open source nella P.A.*
Da un punto di vista prettamente informatico/tecnico sarebbe una gran bella
cosa.
Nella pratica, presumo la proposta di legge, rimarrà li ferma, in quanto non
è nell'interesse di nessuno (tra chi è al governo/opposizione e che li
sostiene) una legge del genere.
Pensate che la siae & co., non appena avverte il sentore di una
legge del genere non intervenga? Magari con qualche omaggio nei confronti
del parlamentare/senatore che sta tentando di presentare una legge del
genere.
Lasciare usare internet alla gente in modo serio, vuol dire lasciarla
pensare, informarsi, ecc.
La caccia alle streghe dell'Italian crackdown insegna. In quell'occasione
hanno visto che hanno fatto un po' troppo rumore.
Sarò pessimista, ma per me non esiste governo al mondo per il quale un
sistema di comunicazione, libero ed esente da censure non rappresenti un
sasso nella scarpa.
I giornalisti, che da sempre hanno avuto il monopolio dell'informazione,
come pensate la prendano?
Molto meglio far credere alla gente che internet è solo quel ca$$o di
facebook, youtube, youporn, youcan ecc.

> ACCESSO LIBERO e senza filtri a internet, contro ogni forma di
> censura. Diffusione del software open source nella pubblica
> amministrazione. Abbattimento delle barriere tecnologiche che creano
> cittadini di serie A e di serie B e quindi, tra l'altro, banda larga
> alla totalità della popolazione entro il 2012 e aiuto per entrare
Anche questa sarebbe una bella cosa. Bisognerebbe che Telecom & co. cedesse
la proprietà delle linee allo stato o ad altro ente pubblico indipendente.
Nessuno avrà mai il coraggio di
mettersi contro di essa. Ad esempio ufficialmente il mio paese è coperto
dall'adsl. Peccato che una isdn a 128k le faccia le scarpe.
Altro esempio, contratto adsl con $ProviderDalNomeScozzese, ultimo miglio di
proprietà di $MonopolistaTelefonico.
Portante della linea che in certi giorni salta ogni 5 minuti in quanto non
si allineano i segnali tra il router e la centrale. Aperte una vagonata di
segnalazioni di guasto. Risultato: nessuno.
Una volta sono venuti a togliere il condensatore dalla presa del telefono
(si, perché nel 2005, il tecnico telecom che ti installa una linea adsl, ti
mette la presa a muro con quel ca$$o di condensatore che fa solo che danni).
Dopo 10 gg, siccome non hanno risolto, fanno un altro intervento in
centrale. Non cambia un pito. L'altro tecnico, mi diche che ha trovato i
contatti pieni di ossido, e ha fatto pulizia. Altri 15 gg e siamo punto e
accapo e così via da diverso tempo. Ieri ultimo intervento per regolare
l'attenuazione in centrale. Bah. Per conto mio, potrebbe anche esserci una
pantegana che si diverte con i cavi e questi neanche tra 5 anni risolveranno
il problema.
Spendere un po' di denaro nel rinnovare le linee e le centrali no. Pagare
una vagonata di persone a co. co. co. x. che ti martellano al telefono ogni
giorno (una volta è il 187 di Bolzano, quell'altra di Messina, dopo Roma
ecc.) per venderti la linea adsl, farti cambiare contratto telefonico ecc.
Unico vantaggio di questi è che se dopo la prima risposta "non sono
interessato" inistono e insistono, ci si può sfogare in modo colorito
mandandoli a quel paese.

> In particolare, questo è il primo progetto di legge in Italia (e forse
> anche nel mondo, come commentano molti addetti ai lavori in queste
> ore) a battersi a favore della neutralità della rete. È il principio
> secondo cui gli operatori non devono discriminare l'accesso internet
> dell'utente e non devono cioè rallentare o velocizzare alcuni
> contenuti, siti, applicazioni su internet. Finora internet si è retta
Questo del connection shaping è un punto un po' spinoso. In un mondo ideale
non ce ne sarebbe bisogno, in quanto compri la linea da 1 mega e la puoi sfr
uttare. Nella pratica, tutti gli operatori fanno l'overbooking della banda
(10 anni fa, c'era il famoso "utenti per modem"), quindi, ti vendono la 2
mega, ma in realtà il rapporto tra banda e utenti su quella linea se ti va
bene è di 256k ad utente, quindi ti ritrovi in certe ore del girono che ti
devi collegare con un cliente (2 megabit) e non riesci ad avere 64kbit di
banda per un minimo di teleassistenza, mentre magari quello dall'altra parte
della strada c'è l'utente casalingo di turno, attaccato allo stesso cavo,
con la 7 mega che fa lo scaricatore col mulo a manetta (e qui ritorniamo
all'uso alla menbro di segugio di internet) che si prende lui 3 mega,
http://ars.userfriendly.org/cartoons/?id=19991114&mode=classic
e tu li a bestemmiare perché l'rdp va lento.
Ad esempio ho un cliente a Verona, che 4 volte su 5 il venerdì pomeriggio la
connessione è inutilizzabile (e questi hanno l'hdsl e non l'alice delle
nefandezze).
Quindi, visto e considerato che le linee sono quelle, e non c'è nessuna
volontà di migliorarle, e da questo non ci si scappa, a questo punto io
sarei per un minimo garantito per tutti (es. 128k ) indipendentemente dal
contratto al fine di garantire un minimo di usabilità, poi a mano a mano che
uno paga di più aumenta il garantito e la velocità di picco. Se poi per
garantire questo bisogna limare della banda tra il minimo garantito e il
massimo teorico a chi fa p2p, mi può anche stare bene.
Ovvio che con quei 128 o più k che ho di garantito ci devo poter fare quello
che voglio, sia esso p2p che altro.

> su questo principio, che nel bene o nel male ha permesso l'arrivo di
> servizi innovativi. Ora però, da più parti, comincia a essere messo in
> discussione, in Europa e negli Stati Uniti, e così si spiega questa
> nuova alzata di scudi a favore della neutralità della rete. È sorta
> infatti, nei giorni scorsi, anche l'organizzazione Nnsquad.it, con i
> cui principi è il linea questo progetto di legge. Nnsquad.it difende
> la neutralità della rete ed è nata come sezione italiana del progetto
> NNSquad.org, varato negli Stati Uniti da alcuni dei maggiori esperti
> di internet, tra cui il "padre della rete" Vint Cerf.
E qui bisognerebbe fare istruzione su cosa è realmente internet alla gente,
quando mi capita ci provo, ti rispondono si, si, ma alla fine tornano ad
usare internet come fosse un televisore o radio.
Se prendi un CL a caso e gli chiedi, meglio 640 k a tutti per navigare
libero su internet, oppure 7 mega a tutti, però vedi bene i siti tipo grande
fratello, you tube ecc. ma invece hai difficoltà a collegarti n-milioni di
altri siti di chi non può permettersi di pagare cifre esose per essere
visibile, cosa pensi che ti risponderà?

Es.: girando per gli uffici, è mai possibile che si debba ascoltare una
emittente radio con copertura nazionale da internet? Una radio da 10 euro
che trovi all'iper non va bene e risparmi banda? Un altro conto è magari
quelli che sono all'estero e che vogliono sentire/vedere trasmissioni
italiane e questo è un altro dei punti dove internet ha portato innovazione.

> È insomma una fase in cui opposte lobby organizzano le proprie mosse e
> vengono alla luce, scontrandosi per modificare o difendere i principi
> fondanti di internet. Negli Stati Uniti, la questione è ora sotto
> l'esame di Fcc (l'Authority tlc Usa) e del Congresso, dopo che alcuni
> operatori hanno chiesto di poter manipolare il traffico dei propri
> utenti. Il Parlamento europeo voterà invece alcuni emendamenti, al
> nuovo pacchetto di norme tlc (ora in bozza), che darebbero agli
> operatori il diritto di filtrare il traffico internet in base ai
> propri interessi (per esempio, rendendo più veloci i servizi dei
> propri partner commerciali). Google, Yahoo!, eBay, Skype si sono
> scagliati contro questi emendamenti, scrivendo una lettera all'Unione
> Europea, "affinché continui a mantenere aperta internet". Anche i
> loro interessi sarebbero compromessi da un aumento di potere degli
> operatori su internet.





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