[MontelLUG] suggerimenti per un wiki

Samuele samuele.zanin a tiscali.it
Ven 3 Dic 2010 21:24:18 CET


  Il 03/12/2010 18:28, Davide Rondini ha scritto:
> Ciao a tutti,
>
> l'idea è questa: sfruttare la macchina da calcolo anche per metterci su un
> wiki (o simile) dove gli utenti della macchina possano annotare documentazione
> operativa (tipo come lanciare la tal simulazione, quale solutore va meglio,
> procedure per far risolvere il tal problema, ecc). La documentazione non deve
> essere aperta al mondo, ma solo agli utenti legittimi o a gruppi di essi.
Stessa cosa che serve anche a me e che avevo cominciato buttando su un 
wiki e poi... non ho più avuto tempo di proseguire. Nel mio caso, dovrei 
teoricamente anche specificare quali utenti possono accedere a quali pagine.
> L'idea iniziale era di installare una macchina virtuale con Apache e poi un
> MediaWiki su HTTPS, ma siccome non sono pratico di queste cose volevo chiedere
> qualche consiglio prima di imbarcarmi nella configurazione.
>
> 1) A parte che mi può essere utile nella fase di testing, ha senso utilizzare
> una macchina virtuale anche in produzione?
E' una cosa che sto vedendo sempre più spesso. Quando si può (causa 
licenze di alcuni os), ogni macchina un servizio (una la posta, una web, 
una db ecc.). In questo modo, in caso di problemi ad una non comprometti 
il funzionamento delle altre.
> Da dei vantaggi concreti in termini
> di sicurezza
Se non riescono ad infilarsi nell'hypervisor (causa interfaccia di 
gestione non tenuta su una rete isolata oppure bug che permettono una 
volta compromessa una delle vm, da li tramite qualche bug 
dell'hypervisor o dei sui driver di accedere direttamente all'host), la 
sicurezza è paragonabile ad avere le vm singole, ma risparmi un bel po' 
sulla bolletta della corrente e nella praticità di gestione.
> o aumenta solo il carico medio del processore e la complessità di
> gestione?
Normalmente nelle macchine che vedo io, il processore è sottoutilizzato. 
Se poi hai il processore con il supporto per la virtualizzazione non ti 
accorgi della differenza (ovviamente per carichi di lavoro pesanti è 
d'obbligo usare i driver che sfruttano la paravirtualizzazione). Nel tuo 
caso invece, con software che usano completamente processore e ram non 
so quanto senso abbia virtualizzare, forse li hai qualche decadimento di 
prestazioni, ma non ho mai provato applicazioni di questo tipo.
Per la gestione, una volta che hai configurato a dovere l'hypervisor e 
messo in funzione, non vedo complessità di gestione, anzi si semplifica. 
Hai la possibilità di spegnere e riaccendere la macchina da remoto, puoi 
aggiungere memoria, dischi e schede di rete al volo.  Con alcuni 
hypervisor puoi crearti anche delle lan fisiche distinte. In particolare 
per i dischi, puoi anche fare il ridimensionamento qualora risultassero 
troppo piccoli senza dover ricopiare i dati, inoltre puoi ad esempio 
decidere di creare un disco da 200 gb e non allocarlo subito, in questo 
caso viene allocato lo spazio solo quando serve. Se il tuo sw di 
virtualizzazione lo consente, consiglio caldamente di fare in modo che i 
dischi virtuali vengano suddifisi in più file (es.: da 2 gb); in questo 
modo hai meno problemi se devi spostarli da un pc all'altro. Infine hai 
la possibilità degli snapshot, utili quando devi fare aggiornamenti e 
non sai come va a finire :-).
> Attualmente la macchina è una Debian Lenny con aperta solo la porta
> dell'SSH.
Relativamente a quale software usare per virtualizzare, come sai, ci 
sono varie scelte, alcune si possono basare su motivazioni tecniche/tipo 
di hardware altre su preferenze/gusti/conoscenze personali.
> 2) MediaWiki è lo strumento più adatto o ci può essere qualcosa che fa ancor
> più al caso mio?
Non ho avuto modo di testare altro per il momento.
> Da quanto ho visto in rete, essendo nato per la Wikipedia,
> installarlo per essere leggibile solo dagli utenti è una sorta di workaround,
> e non è immediato da configurare.
Azz..







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