[MontelLUG] Cloud computing? No Grazie
Daneel Olivaw
daneel.olivaw.r a gmail.com
Mer 28 Dic 2011 09:39:20 CET
Tolgo l'indirizzo in "CC" perché ora faccio l'estremista paranoico e
non vorrei spaventare potenziali terreni di conquista ;-)
Il 28 dicembre 2011 08:53, Stefano Fraccaro
<stefano.fraccaro a gmail.com> ha scritto:
> Mi limito a poche considerazioni visto che ultimamente più di qualcuno mi ha
> chiesto cosa ne penso.
> Il cloud computing (CC) è un servizio utile solo per far lievitare le
> entrare di chi lo offre.
+1
> Secondo una ricerca, sostenuta anche da Microsoft, il CC è la novità del
> secolo che farà risparmiare alle aziende un sacco di soldi:
>
> ["Guarda quanto siamo belli & cool, vuoi essere avanti? Vieni nel cloud... che poi ci pensiamo noi al tuo conto in banca!"]
>
> Secondo voi è meglio spendere soldi per formare un dipendente locale
> (occupazione, know-how aziendale) oppure per far lievitare i bilanci delle
> solite multinazionali?
Come ben sappiamo e come mi è stato confermato quella volta che ho
fatto il talk sull'uso dell'opensource in azienda, qui in Itali (e
anche da altre parti, comunque), vige una simpatica tradizione:
comperare i prodotti perché così si scaricano le rogne... e magari
l'incaricato sceglie ciò che costa di più perché "è il top di gamma" e
così se gli dicono che ha speso troppo e/o non va, può sempre
difendersi con "Era il meglio sul mercato". L'importante è
"risparmiare", perché assumere una persona qualificata e/o formarla
nel breve periodo sembra costare di più "e poi quello che deve fare lo
può fare anche la segretaria una volta che ha imparato ad usare
$MegaAccrocchioCentralizzatore_di_guasti".
Fatta questa premessa che potremmo approfondire in altra discussione,
passiamo al cloud.
Come si presenta il cloud? Oooooh, beeeeeellllloooooo.... salvo i miei
documenti "lì" e ce li ho dappertutto e quando voglio, basta che mi
colleghi! ... eh, per l'appunto, "basta che mi colleghi", come faceva
notare Fraccaro: un down della linea e tutta l'azienda è ferma...
In un colpo oltre a non avere i documenti, non si hanno neanche più i
programmi... che si fa? Tutti a casa? Una bella partitona in LAN con
un gioco? Faccio causa alla compagnia che mi fornisce la linea perché
c'è stato un guasto imprevisto?
Lo vogliamo vedere come backup? Oh, sì, i dati non sono nello stesso
stabile e sicuramente (si spera) "loro" avranno server più "seri" di
quelli che si può permettere un'aziendina e dentro una server farm con
le controventole... vuoi proprio che vada giù tutto a loro? "Aruba" e
"Incendio" vi dicono niente? Guardate qua:
http://punto-informatico.it/3146710/PI/News/aruba-incendio-nella-farm.aspx
Aggiungiamo anche il fatto che hanno scoperto che nella belizzzzima
cloud Apple le foto cancellate non erano poi così tanto cancellate?
Per ora sorvoliamo su altre implicazioni di sicurezza a cui accennava
anche Fraccaro, per me può bastare anche così.
Quindi, riassumendo: le applicazioni "cloud" servono solo per
incassare in maniera sicura i soldi delle licenze, il discorso storage
e backup lascia il tempo che trova perché ormai un NAS o un serverino
dati decenti hanno costi abbordabili da chiunque (anche da un'utenza
casalinga), il fatto "E ma così posso lavorare anche in giro" non
regge perché esistono 'ste cose chiamate memorie usb... costa tanto
fare il file sul pc principale, copiarlo in una di queste strane cose
e cacciarlo nel portatile/netbook/altro?
In conclusione, il cloud è uno dei tanti sistemi e bisogna usarlo con
criterio, ma dato che è l'ultima moda del momento, i soliti noti ne
stanno approfittando, tanto chi decide se aderire o no di solito non
ne capisce una fava di tecnologia e/o non ascolta ciò che dice chi ne
sa di più per il solo fatto che è il solito paranoico
antiprogressista. Poi succedono i casino e la rogna ricade sempre su
quest'ultimo.
Scusate lo sfogo.
Daneel Olivaw che spera nella Befana perché Babbo Natale non ha voluto
portargli la morning star nuova
--
"Chi è pronto a rinunciare alle proprie libertà fondamentali per
comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita né la libertà né
la sicurezza" - Benjamin Franklin
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