[MontelLUG] Discorso del presidente 2010

Samuele samuele.zanin a tiscali.it
Dom 27 Mar 2011 22:45:56 CEST


Egregi soci, amici, colleghi, conoscenti, simpatizzanti, lurker, luser, 
troll, tarme varie ed ogni altra sorte di esseri multicellulari che 
passate di qui: buonasera.
I consiglieri, mi hanno ricordato che è buona tradizione del presidente 
uscente redarre un discorso di commento al bilancio e più in generale 
sulla situazione dell'associazione; qundi, nonostante non sia pratico di 
discorsi, mi adeguo evitando allo stesso tempo di fare il classico copia 
ed incolla. Peggio per voi :-). Il copia incolla l'ho riservato al 
bilancio in burocratese.

Allora, cominciamo con due parole sul bilancio. Per quanto riguarda i 
ricavi nel corso del 2010 abbiamo:
- 345 euro di quote associative;
- 215,45 euro come ricavi da manifestazioni ed offerte varie;
- 20 euro della vendita di un paio di magliette. A questo proposito 
ricordo che sono rimaste le magliette di taglia inferiore (S ed M). 
Quindi se avete amici, amici di fratelli minori ecc. o comunque con 
taglie S/M ai quali può interessare la maglietta del lug fatevi avanti;
- 350 euro di donazione da parte dell'Itis di Montebelluna per le 
mattinate che abbiamo fatto con gli studenti (2009 e 2010, il bonifico è 
arrivato tutto quest'anno).
Totale ricavi 930,45.
Sul fronte dei costi abbiamo:
- 22,60 euro per spese di cancelleria/scartoffie;
- 89,80 euro di spese bancarie;
- 109,10 euro di spesa per la partecipazione della fiera dei quattro 
passi a settembre.
Quindi un utile d'esercizio di 708,95 euro che porta il totale della 
cassa a 1897,74 euro.
A questo sono da aggiungere i cespiti del lug il cui importo ammonta a 
1450 euro per un totale patrimoniale di 3347,74 euro.

Nota a parte non rientrante nel bilancio ufficiale in quanto la spesa è 
stata fatta nel 2011 riguarda la donazione di 80 euro fatta al progetto 
di Orca.

Messa da parte la parte economica, andiamo con l'attività 
dell'associazione. Nel corso di quest'anno, come gruppo, abbiamo 
partecipato a diverse manifestazioni:
nel mese di maggio siamo eravamo presenti alla manifestazione 
"l'alternativa esiste" tenutasi in piazza a Montebelluna domenica 23 
assieme a varie associazioni dove ogni una presentava la propria 
attività ed era presente con uno stand espositivo. C'è stata una ottima 
partecipazione in quanto a presenza da parte di molti soci. Dal punto di 
vista invece del pubblico è stata magretta. Diciamo che è la prima volta 
che si teneva questa manifestazione, quindi è molto probabile che molti 
possibili visitatori non sapessero nulla in proposito.
Giugno, mese ludico, siamo stati impegnati con la manifestazione a Vallà 
durante la raccolta fondi per le vittime della tromba daria dove abbiamo 
allestito un po' di pc con vari giochi open source allo scopo di 
intrattenere i bimbi e con la scusa acchiappare i genitori. Fraccaro ha 
allietato la serata con qualche chilo di biscotti fatti in casa. La 
settimana dopo eravamo presenti come da alcuni anni a questa parte al 
Montegames, anche qui siamo stati presenti con alcune postazioni e 
giochi vari.
Con l'autunno, anche qui come di consuetudine siamo stato presenti 
sabato 25 e domenica 26 settembre alla fiera dei quattro passi a 
Treviso. C'è stata molta affluenza di persone ed in parecchi sono venuti 
a fare domande. La maggior parte era già utilizzatrice di linux o almeno 
aveva provato ad installarlo e si trattava per lo più di quesiti 
relativi a "questo non funziona", "come faccio a fare questo" oppure 
"come faccio a far sparire dal menù di gnome l'icona del floppy che non 
ho sul pc". Un grazie a Luca del TVLug che ha provveduto a fornirci 
connettività internet ed i più nerd del gruppo hanno provato l'ebrezza 
di scaricare da internet a 50 mbit/s (avevamo mirrorato i repository 
ubuntu/debian per il linux day). Ci sarebbe stata anche una foto dei 
download se non fosse che il fotografo ha fotografato la schermata 
sbagliata.
Il penultimo sabato di ottobre c'è stato il consueto appuntamento con il 
Linux day, anche qui come negli altri casi c'è stato un forte impegno da 
parte di soci e non con l'aiuto in sala installazioni e nei talk. A 
parte le mandrie di studenti durante la mattinata, il pomeriggo è stato 
abbastanza tranquillo, un po' scarse le presenze di auditori in sala 
conferenze. Personalmente, sento molto la mancanza in questi ultimi anni 
di quell'aria di "smanettamento/robe strane" che si vedeva i primi anni 
(mi riferisco al 2004/2005) dove se ne vedevano di tutti i colori. E' da 
considerare però che negli ultimi dieci anni lo svolgimento/struttura 
dei linux day è rimasto praticamente lo stesso, mentre l'approccio del 
mondo esterno all'open source e linux è cambiato parecchio (dieci anni 
fa, non tutti avevano il modem, i cellulari cominciavano allora a 
diffondersi in massa, il modo di comunicare tra di noi era diverso, 
l'email era uno strumento ancora utilizzato per la maggior parte da 
informatici, i social network non esistevano (bei tempi), l'idea di 
Ubuntu doveva essere ancora partorita, l'installazione di linux era una 
cosa per chi sapeva come funzionava un computer ecc.). Forse una 
riflessione su cosa il resto del mondo si aspetti da un evento del 
genere penso sia da affrontare.
Con l'inizio del 2011 è iniziato il ciclo di conferenze (tutt'ora in 
corso). Anche qui in alcune serate c'è stata una buona partecipazione di 
pubblico.

Dal punto di vista della convivialità, quest'anno ci sono stati due 
venerdì 17. Per quei pochi ancora che non lo sapessero sono la data 
ufficiale per le cene dei lug veneti. Il primo a settembre, ci siamo 
trovati in un ristorante imboscato in mezzo al grappa dove abbiamo 
potuto apprezzare una "cena al contrario" (si è partiti dal caffè (Seba 
dall'acqua e bicarbonato) per arrivare all'antipasto). Al termine della 
serata i simpaticoni del Faber ci hanno intrattenuto con la consueta 
lotteria di cianfrus... ehm componenti informatici di modernariato. Il 
tutto organizzato dal nostro consigliere Olivaw con la collaborazione 
del fratellino.
L'altra cena dei lug si sarebbe dovuta tenere in dicembre a cura della 
sezione di Vicenza, se non che causa troppa neve è saltato tutto.
Un altro momento sono è stato a giugno alla sagra del quartiere verdi a 
Castelfranco.
Per il prossimo futuro, ci aspetta la cena dei lug veneti il 17 di 
giugno, sempre organizzata dai Vicentini (visto che la precedente è 
saltata). Rinnovo fin da adesso l'invito a tutti per tenersi libera 
quella serata e ad invitare amici e conoscenti (di gatti ce ne 
dovrebbero essere in abbondanza per tutti).
Infine, come ben saprete, negli annali del MontelLug è riportata una 
lunga lista di eventi in cui si è festeggiato ed onorato il porco 
(Maialinux, Porceddux ecc.). Nel 2009 abbiamo avuto ben due Porceddu 
Party; purtroppo nel 2010 nulla, il sottoscritto si è accorto troppo 
tardi che ad Albaredo organizzavano a maggio il Pig Party. Vedremo di 
organizzare per tempo quest'anno una spedizione punitiva qualora 
l'evento venga riproposto.

Quest'anno un socio infiltrato in una banca locale, ha intercettato la 
dismissione da parte dell'azienda di materiale informatico, e tramite 
presentazione di opportuna richiesta siamo entrati in possesso di due pc 
pentium IV 2.8 ghz (mi pare di ricordare) con 512 MB di ram e 40 gb di 
hard disk, 3 monitor lcd (risoluzione 1024x768), due tastiere e due 
sorci. Materiale che è tornato utile in occasione della manifestazione 
dei quattro passi e del linux day. Grazie ancora Francesco a nome di 
tutto il Lug.

Ora, il lug, prima di tutto è un'associazione, un insieme di persone che 
si ritrovano assieme, quindi lasciatemi spendere altre due parole, 
impressioni, pensieri in libertà, sproloqui o come volete chiamarli.
Per prima cosa, quest'anno abbiamo avuto la novità dell'apertura di una 
nuova sede per i nostri incontri a Castelfranco. Da una parte sono 
contento per il fatto che anche in questa zona si è creato un gruppo di 
persone che si ritrovano periodicamente. Dall'altra, la maggior parte di 
frequenta la sede di Castelfranco fatica a venire a Montebelluna e 
viceversa. Sono fiducioso per il futuro in una maggiore integerazione 
dei due gruppi. Confidavo che con l'alternanza delle conferenze 
attualmente in corso tra Montebelluna e Castelfranco di stimolare la 
partecipazione in entrambe le sedi, ma allo stato attuale, non ho visto 
differenze rispetto a prima.
D'altra parte mi chiedo come incrementare le frequentazioni ai nostri 
incontri ad un gruppo maggiore di persone; non mi riferisco solo ad 
utilizzatori finali di software libero o linux, ma anche e soprattutto a 
quella parte composta da smanettoni/informatici per i quali il provare 
nuovi programmi o sviluppare software rappresenta una passione.
Attualmente i pc che sono stati donati, sono smontati in parte in sede, 
in parte a casa dei soci. Sarebbe bello poterli tenere montati per 
l'utilizzo in sede, un po' come fanno i cugini di Bassano (l'anno scorso 
abbiamo avuto modo di visitare la sede). In questo modo, senza avere 
l'incubo del montaggio/smontaggio ogni volta e perdere mezz'ora di 
tempo, magari si sarebbe più invogliati ad utilizzarli per qualche 
progetto senza aver paura di sputtanare i propri pc.

Nel corso dell'ultimo anno, tre soci hanno fatto il fatidico passo e si 
sono lasciati crocifiggere dalle rispettive dame (uno è già attivo con 
un fork :-)). Purtroppo l'età avanza per tutti ed arrivati ad una certa 
soglia, quello sembra essere il male minore. Ora, spero che questa non 
sia una scusante per non far vedere più le vostre faccie in sede. Come 
dicevo qualche giorno fa in altra ml, qualora le suddette non vi diano 
la licenza di frequentazione al lug, provate a portarle qualche volta, 
vedremo di convincerle con le buone o le cattive (Olivaw è ansioso di 
tirare fuori i suoi strumenti di tortura medievali). Ricordate che 
potete sempre contare sugli amici.

Altro punto su cui ho avuto modo di riflettere, è che i soci più giovani 
che attualmente frequentano il lug sono Cip & Ciop, alias SysLac e Agno. 
La loro iscrizione ufficiale risale al 2008, tre anni fa. La 
partecipazione ad ancora prima. Da allora, abbiamo avuto si nuovi soci, 
ma tutti con età più elevata. L'età in cui normalmente (poi esistono 
anche i casi particolari) un individuo è più propenso agli 
smanettamenti, prove, voglia di fare cose nuove ecc. più o meno va dai 
10/11 ai 25 anni, passato quel periodo, tra lavoro, incombenze 
familiari, smonamenti vari ecc, la "voia de far ben" diminuisce. E' per 
questo che abbiamo bisogno di "persone fresche". Quelli della mia età o 
più vecchi, il primo approccio al mondo dei computer l'hanno avuto nelle 
aule informatiche delle scuole superiori quando andava bene. Tipicamente 
il monitor mostrava una scritta monocromatica tipo "C:\>_", non aveva 
facebook, non aveva video, mp3, musica, desktop, sfondi e screen saver 
da cambiare. Chi si avvicinava lo faceva perché era incuriosito. La 
presenza di un computer in casa non era un fatto scontato, non parliamo 
di internet poi. Il pc doveva essere meritato. Bastava avere un qualche 
tipo di compilatore: tp, tc, qb o altro. Da li in poi si apriva un 
mondo. Quel mondo. Il mondo dei bit, degli zero e degli uno. Qualcosa di 
mai visto prima. Un mondo dove non aveva importanza chi tu fossi, se eri 
bravo in italiano o geografica. Li le regole erano uguali per tutti. E 
non erano le solite. Di fronte a te una macchina che era in grado di 
contare, fare operazioni con in numeri, stampare testo sullo schermo. Il 
risultato che si vedeva a video era frutto della propria fatica, del 
tempo passato a rovistare tra gli scarni libri di testo di scuola, molto 
spesso per conto proprio o qualora si fosse trovato, dallo scambio con 
qualche compagno di scuola che aveva la stessa passione. I programmi, 
prima si scrivevano su carta, si faceva il debug sul foglio di carta, 
poi quando c'era l'ora di informatica si copiavano a pc e si provava. 
Difficilmente funzionava al primo colpo. Errori di compila o di runtime 
ecc. Nulla era dato per scontato. Ogni passo in avanti era fonte di 
meraviglia ed una porta che si apriva verso nuove sfide. Da neofiti, La 
voglia di sapere come erano fatti i programmi che si compravano o che 
giravano nelle aziende, che facevano tante cose troppo grandi per le 
nostre testoline di allora, la voglia di vedere un codice sorgente 
scritto "da professionisti". Ora, in questa sera, scusate, ma mi sono 
fatto un po' prendere la mano dai ricordi e dalle emozioni che avevo 
dimenticato. Purtroppo. Questo per dire che l'approccio verso 
l'informatica (con conseguenze anche su quello che è l'approccio al 
mondo dell'open source) dei giovani d'oggi è cambiato. Cominciano ad 
usare un computer prima di capire cos'è e come è fatto. Aprono un 
computer e questo comincia a sparare suoni, colori, animazioni. Da 
lasciare storditi a volte. Trovano già tutto il software già pronto e 
che fa la stragrande maggioranza delle cose che normalmente servono. Se 
non si ha un programma basta emule o bittorrent. In queste condizioni, 
sempre secondo me, viene a mancare quello che è uno degli stimoli alla 
scrittura del software, la necessità. Di buoni informatici ce ne sono 
tutt'oggi, ma vengono distratti e non è detto che scoprano in tempo la 
loro vocazione. Il progetto GNU è nato per colpa di un driver di una 
stampante che non funzionava. Linux è nato perché Torvalds voleva avere 
uno unix sul suo 386. La maggior parte delle persone che ho avuto modo 
di incontrare e che si stanno avvicinando al mondo di Linux e dell'OS, 
lo fanno perché sono stufi di windows e dei virus. E' un movente ma non 
basta. E' una scusa per far conoscere il mondo dell'OS. Ma l'OS non è 
solo questo. Già in passato, mi pare fosse Torvalds, in risposta ad una 
domanda se Linux poteva sorpassare Windows, ha detto che Linux non è un 
concorrente di Windows, Linux ha la sua vita e che cosa faccia Windows 
non gli interessava. In tanti anni, solo alla fiera di Vicenza dello 
scorso febbraio uno studente aveva detto "ok, ma com'è che posso fare 
per vedere i sorgenti di linux per vedere come funziona?". Ok, richiesta 
di per sé ambiziosa (un sistema operativo non è proprio il programma più 
semplice). Però questo è quello che io chiamo lo spirito giusto, la 
voglia di imparare, di contribuire. Bisogna stanare quei pochi nerd 
superstiti che stanno rinchiusi nei loro sgabuzzini e portarli allo 
scoperto, farli parlare della bellezza della programmazione, di quanto 
un sorgente può essere bello o brutto. Di come attraverso l'os si abbia 
la possibilità di imparare meglio che dal software proprietario. Del 
fatto che c'è sempre bisogno di chi possa contribuire nel proprio 
piccolo alla scrittura di qualche programma os. C'è bisogno di far 
saltare fuori la cultura "Hacker" in ogni persona, quella con la H 
maiuscola (l'Hacker non è quello che ti frega il codice del bancomat, 
quello è un ladro. Punto). Il vedere le cose sotto un'ottica diversa, 
dove nulla è perfetto, e tutto migliorabile attraverso il contributo di 
tutti.
Quindi, giovanotti, fatevi avanti, al Lug c'è bisogno anche di voi, di 
persone che hanno voglia di sperimentare, fare "sano smanettamento". 
Google da in molti casi una mano, ma a volte è l'amico, il collega che 
vi sta di fianco che vi fa notare la "vaccata" sulla quale state 
sbattendo la testa da ore e che avete sotto il naso ma non vedete. 
Inoltre, in più si è e ci si ritrova, più problemi vengono esposti, si 
sentono altre idee, la necessità di uno può diventare spunto 
d'ispirazione per un altro.

Ora veniamo al punto dolente. Quelle che Matteo ha definito QRL ovvero 
Quote Rosa nel Lug (termine imho triste recuperato dalla politica), in 
realtà erano anche passati altre definizioni del problema, ma è meglio 
lasciare perdere. Alla data attuale abbiamo ZERO socie donna e ZERO 
frequentatrici stabili del lug. La cosa è triste e grave. Il lug, come 
detto in varie occasioni dai miei predecessori, si pone come obiettivo 
la conquista del mondo. Escludendo dalla popolazione mondiale una 
percentuale (spero piccola) di individui che hanno il cervello attaccato 
al collo solo perché il loro dna stabilisce così e sui quali non si può 
nutrire nessuna speranza, il restante è composto all'incirca al 50% di 
uomini e al 50% di donne di buona volontà. Interagendo quasi 
esclusivamente solo con i primi, la conquista del mondo è impossibile. 
Ora, prendiamo ad esempio i soci fidanzati/maritati. La loro presenza al 
lug o di fronte ad un pc, non è determinata dalla loro volontà, ma da 
quella di qualcun altro o meglio altra. Ed è a quest'ultima che noi 
dobbiamo puntare. L'uomo propone, la donna dispone.
Capisco benissimo che è una cosa complicata e difficile, alcuni di noi 
preferirebbero spiegare alla nonna la teoria della relatività generale 
piuttosto che arrampicarsi nella "mission impossible' di convincere una 
donna ad usare Linux, però da qualche parte bisogna pur cominciare. Se 
riusciamo a convincere qualche donna della bontà dell'uso di software 
open source, che smanettare al computer o su programmi è bello, c'è la 
possibilità che la cosa si diffonda più rapidamente. Un paio d'anni or 
sono, una gentil donzella è venuta a chiedere aiuto al Lug per 
l'installazione di Ubuntu sul suo pc e ha fatto qualche visita in sede 
(in quelle sere si registavano chissà perché un sacco di ospiti e soci 
in sede, ma tralasciamo). Poi un giorno, la serve Steve le ha fatto 
mettere mano sul "pomo rosegà" e come la sua antenata Eva, anche lei è 
caduta in tentazione. Da allora più vista. Nell'ultima serie di 
conferenze, abbiamo avuto un paio di ragazze che hanno fatto capolino 
(una non si sà se era venuta in quanto trascinata dal di lei 
marito/fidanzato o perché realmente interessata al Perl, ma di fatto è 
venuta). La cosa è positiva, ma va coltivata. Su come, agli esperti la 
ricetta. Il sottoscritto è un fallimento totale ed assoluto in questo 
campo. C'è chi ha proposto che dopo n partecipazioni a serate di 
conferenze, venisse effettuata l'iscrizione gratuita come socia per un 
anno, io ho proposto di offrire un tux in plastica come omaggio (che 
sembra dimostrino gradire), ma sono stato assalito e placcato da un 
membro del consiglio direttivo. Quindi, senza dover arrivare a vendere i 
cd di ubuntu dentro a bustine rosa con i fiorellini, penso ci siano 
molti punti di compromesso sui quali lavorare.

Ora, come già comunicato da Matteo ad inizio anno, sono aperte le 
candidature al consiglio direttivo 2011. Attualmente abbiamo solo tre 
candidati, mancano due all'appello. Io, il vicepresidente Luca Syslac ed 
il segretario Matteo Odeeno non possiamo più esser rieletti (yahooo!!!). 
Ricordo che se non riusciamo ad eleggere il nuovo consiglio direttivo 
l'associazione si scioglie. L'attuale consiglio direttivo utilizzerà 
tutti i metodi legali e non per fare in modo che si raggiunga la quota 
minima di cinque candidati.
Domani sera redigerò l'elenco delle attuali candidature, corredate da 
relative motivazioni. Ricordo che il numero dei candidati può essere ed 
è auspicabile sia maggiore del numero minimo di cinque elementi al fine 
di dare possibilità di scelta all'assemblea.

Infine, ringrazio tutti i soci che hanno dato la loro disponibilità 
nelle attività del lug di quest'anno, i non soci che hanno contribuito 
con talk e manodopera, la Casa del Volontariato che ci ospita a titolo 
gratuito nella sede di Montebelluna ed il circolo NOI per la sede di 
Castelfranco. Un ulteriore ringraziamento a tutti i frequentatori di 
questa mailing list e a quelli che si prodigano nel dare supporto alle 
richieste di aiuto che qui piovono. Un ringraziamento anche ai membri 
del consiglio direttivo: al vicepresidente Luca Syslac per le presenze 
costanti in sede e l'organizzazione delle conferenze, Matteo Odeeno per 
il meticoloso lavoro certosino di redazione del bilancio, tenuta dei 
conti e cassa del Lug oltre a tutta la parte contabile/burocratica, a 
Matteo B. per la mano data nelle varie manifestazioni ed in sede ed 
infine ad una delle colonne del Lug, onnipresente ad ogni manifestazione 
e serata, il socio fondatore Luca Daneel Olivaw custode indiscusso della 
sala torture del MontelLUG.

Come ultimo messaggio, riporto qui la traduzione in italiano del 
Manifesto Hacker di Mentor che ho avuto modo di leggere per la prima 
volta dieci anni or sono a quelli che ancora non lo conoscono (una delle 
frasi è riportata nelle nostre magliette del lug):

Il presidente, despota, tiranno e lupo mannaro del MontelLUG
Samuele Zanin

Domenica 27 marzo annus domini 2011.





Ho letto i vostri giornali. Anche oggi avete pubblicato la solita 
notizia. "Ragazzo arrestato per crimine informatico? Hacker arrestato 
dopo essersi infiltrato in una banca" E infine oggi in cronaca: "Pirata 
informatico sfugge alla cattura."
Dannati ragazzini. Sono tutti uguali. Ma voi, con la vostra psicologia 
da due soldi e il vostro tecno-cervello da anni 50, avete mai guardato 
dietro agli occhi di un Hacker? Non vi siete mai chiesti cosa abbia 
fatto nascere la sua passione? Quale forza lo abbia creato, cosa può 
averlo forgiato? Io sono un Hacker, entrate nel mio mondo, se potete.
Il mio è un mondo che inizia con la scuola? Sono più sveglio di molti 
altri ragazzi, quello che ci insegnano mi annoia. Come quando leggi un 
romanzo a puntate, e ogni volta arrivi alla fine della puntata e capisci 
che neanche lì ti è stato detto quello che volevi sapere, e dovrai 
aspettare ancora chissà quanto prima della prossima lezione.
Dannato bambino. Non vuole andare a scuola. Sono tutti uguali.
Credo di essere alle medie. So che ho ascoltato l'insegnante spiegare 
per quindici volte come ridurre una frazione. L'ho capito, maledizione. 
La brutta? Quale brutta? Per una stupidaggine del genere? No, 
professoressa Lazzarini, non ho la brutta. L'ho fatto a mente.
Dannato ragazzino. Probabilmente lo ha copiato. Sono tutti uguali.

Ma oggi ho fatto una scoperta. Tornato a casa, sul mio tavolo, ho 
trovato un computer. Me l'ha comprato il mio babbo. Grande babbo! Lui mi 
aspetta a casa e mi spiega un mucchio di cose, sempre. Mi legge brani 
dell'enciclopedia, mi mostra illustrazioni dei libri di scienze. E 
sorride quando la gente pensa che stia sprecando fiato, che io non lo 
ascolti o non lo capisca. Possiamo stare insieme solo poche ore, tu 
torni alle 5, io alle 9 sono a letto. Ma aspetto questo momento con gioia.

E oggi mi hai portato un computer. Aspetta un momento, questo ' 
incredibile! Fa esattamente quello che voglio. Se commetto un errore, è 
perchè io ho sbagliato, non perch? io non gli piaccio? O perchè si senta 
minacciato da me? O perchè pensa che io sia un co***one? O perchè non 
gli piace insegnare e vorrebbe essere da un'altra parte?

Dannato bambino. Tutto quello che fa è giocare. Sono tutti uguali. Ma tu 
no, vero? Tu non me lo dicevi mai. Forse perchè le cose che sapevi 
(sapevi tutto; come diavolo facevi è) non le avevi studiate a scuola, ma 
le avevi imparate da solo. Anche tu giocavi con le cose. Giocavi assieme 
a me, e mi insegnavi. Non avevi mai studiato il latino, ma sapevi 
perfettamente cosa vuol dire "ludendo docere", vero?
E poi un giorno non ti vidi più. Mia madre scomparve dalla mia vita, 
offuscata dal dolore. Cercavamo di sostenerci a vicenda, e per farlo ci 
allontanavamo. Rimasi solo.
Solo, in un mondo dove tutti i ragazzini sono uguali. Dannati ragazzini. 
Poi successe una cosa! una porta si aprì per la mia mente? correndo 
attraverso le linee telefoniche, un impulso elettronico viaggiò 
attraverso una realtà parallela, una nuova frontiera inesplorata, un 
rifugio dagli incompetenti di ogni giorno. Una tastiera e un 
accoppiatore acustico come il carro che trasportava il pioniere. Una 
tastiera e un accoppiatore acustico per rinascere a una vita nuova nel 
mondo digitale.
Morì il signor S.S., nacque Raistlin.
E' questo il luogo a cui appartengo?? Io conosco tutti qui? Non ci siamo 
mai incontrati, non abbiamo mai parlato faccia a faccia, non ho mai 
ascoltato le loro voci? Però conosco tutti. Capisco tutti. Parlate un 
linguaggio che mi è noto. Provate un sentimento che mi è noto. Amici, 
fratelli, compagni.
Dannato studentello. Si è allacciato nuovamente alla linea telefonica. 
Sono tutti uguali.

Sapete una cosa? Ci potete scommettere il culo che siamo tutti uguali! A 
scuola ci avete nutriti con cibo da bambini mentre avremmo desiderato 
una bistecca, ci avete dato pezzi di cibo già masticati e privi di 
sapore, invece di insegnarci quello che ci serviva per procurarcene di 
nuovi. Siamo stati di volta in volta ammansiti da sdolcinati, dominati 
da sadici o ignorati dagli indifferenti. I pochi che avevano qualcosa da 
insegnarci trovavano in noi volenterosi allievi, ma queste persone sono 
come gocce d'acqua nel deserto. Dove sei scomparso, babbo? Perchè?

Dannato ragazzino. Sempre a trafficare con quella trappola, e a 
consumare scatti. Sono tutti uguali. Guarda che bolletta.

Adesso questo è il nostro mondo? il mondo dell'lettrone e dello switch, 
la bellezza del baud. Noi eravamo pronti ad esso, ed è inutile che 
proviate a confonderci e chiamarlo vostro, ad appropriarvene, a 
ingozzarvi di cose che vi saranno indigeste. Guardatevi, usate il web 
come uno spot televisivo, per vendere mortadelle. Siete ridicoli. Noi 
siamo nati nel cibermondo, siamo suoi fratelli di sangue, abbiamo 
giurato i suoi patti, respirato i suoi ritmi, abbiamo succhiato i suoi 
impulsi al posto del latte che non ci avete dato, compreso le sue arti 
in luogo di quelle che non ci avete spiegato, appreso la sua morale in 
luogo di quella che ci avete insegnato a parole, infrangendola quando vi 
faceva comodo, con la scusa che noi siamo ragazzini, tutti uguali, non 
sappiamo come funziona il mondo.

E ora noi sappiamo vivere in esso, ci è più intimo di un fratello, mnoi 
vediamo le sue vere potenzialità. Se fosse per noi (se fosse per lui, 
anche: ha una sua personalità, un organismo quasi vivente, palpitante) 
esso non costerebbe nulla; ma purtroppo è alimentato solo da 
approfittatori ingordi. Ed è solo perchè ci rifiutiamo di assecondare la 
vostra smania di assimilarlo nella vostra mentalità capace soltanto di 
fare soldi da qualsiasi cosa (ringrazio tutte le divinità per avervi 
impedito di trovare un modo di fare soldi anche sull?aria, che 
nonostante tutto e con disgusto debbo continuare a condividere con voi) 
che voi ci chiamate criminali?

Noi esploriamo? e ci chiamate criminali. Nel kernel di fortezze di 
silicio cerchiamo la verità che vorreste negarci, e ci chiamate 
criminali. Noi esistiamo, senza colore di pelle, nazionalità, credi 
religiosi, e ci chiamate criminali. Noi non ci tradiamo l'un l'altro 
(cosa che voi non credo potreste mai capire), e ci chiamate complici, 
rete di criminali. Ma sopratutto, noi cerchiamo conoscenza? ed è per 
questo, diciamoci la verità, che ci chiamate criminali. Vi dirò una cosa 
che vi spaventerà: non è la prima volta che mi succede. E so già che la 
vostra è una battaglia destinata alla sconfitta. Chi comprende il 
nemico, chi governa il suo cuore, vincerà cento battaglie senza subire 
sconfitta. Sun-Tzu, "Ping-Fa", duemilaseicento anni fa. Noi abbiamo 
compreso il vostro nulla. Voi non potete nemmeno capire quello che proviamo.

Guardatevi. Avete paura di noi. Mobilitate risorse enormi per prenderci. 
Come re Dario a Gaugamela, trecentomila uomini, carri falcati, elefanti, 
contro i cinquantamila macedoni di Alessandro. Ma noi scommettiamo, come 
lui, sul fatto che più difese ammassate, meno le comprendete, meno siete 
in grado di usarle. Capiamo che, se cercate di fermarci con tutti i 
mezzi, vi stiamo facendo paura, e proprio per questo abbiamo già vinto 
il nostro duello con voi. Noi siamo come i ninja di Koga, come fantasmi 
che passano attraverso i muri che costruite. Ombre che si muovono nel 
ciberspazio, ignorando i regolamenti assurdi che vorreste dettare.

Costruite pure bombe atomiche, poi smantellatele e infilateci i 
rimasugli nei denti; finanziate pure le vostre immonde guerre, 
dipingendo le insegne dell'ONU sotto le bombe. Uccidete, ingannate e 
mentite, come fate da sempre, come fate sempre meglio, e cercate di 
farci credere che lo fate per il nostro bene; e cercate di convincerci 
che ammazzare sempre meglio è il progresso. Così arriviamo al paradosso 
che un uomo delle caverne se ammazzava un suo simile, si riteneva un 
assassino; la Nestl? uccide ogni anno qualche milione di bambini 
sudafricani con le sue polverine biancastre di origine ignota, e si 
ritiene una moderna multinazionale. Voi tenete il dito sul pulsante che 
potrebbe cancellare mille volte la terra, e vi ritenete saggi. E in 
tutto questo, ovviamente, i criminali da perseguire siamo noi.

Vi dirò una cosa, un messaggio antico, che vi recapito sfruttando questa 
tecnologia che conosco meglio di voi che la controllate (ma potete 
davvero controllarla? Siete sicuri di possedere la saggezza antica che 
vi serve per farlo?).
Noi crediamo fermamente, come una fede, che la verità non possa essere 
oggetto di restrizioni legali. Se mettete fuorilegge la verità, allora 
saranno i fuorilegge ad avere la verità. E noi, infatti, siamo 
criminali. Ma il giorno in cui qualcuno di voi deciderà di tagliar fuori 
la gente dalle informazioni, indovina un po? chi sarà a combattere la 
battaglia per rendergliele? E indovina un po' chi vincerà quella 
battaglia? Intendiamoci, io non sono un eroe, e non ci tengo ad esserlo. 
Eroe è chi incarna gli ideali della società. Ma finchè l'ideale sarà 
quello dell'ignoranza, dell'apparire contrapposto al sapere, io seguirò 
l'anti-ideale. Io resterò un antieroe, sono e resto soltanto un 
criminale. Il mio crimine è la mia curiosità. Il mio crimine è 
desiderare di sapere quello che voi non vorreste dire, desiderare di 
sapere tutto ciò che la mia natura di essere umano mi dà il pieno e 
inalienabile diritto di conoscere?. Lo avete scritto voi, una 
cinquantina di anni fa. Ma ve ne siete dimenticati, vero? Però non vi 
dimenticate di perseguire il mio crimine.

Vi racconterò una storia: la moglie dell'arcivescovo di Worcester, dopo 
aver ascoltato Darwin enunciare le sue teorie, esclamò: "L'uomo discende 
dalla scimmia" Mio Dio! Speriamo che non sia vero? o per lo meno, che 
non si sappia in giro!!.

Diciamo che la voce è circolata. Appena appena. Sappiate che di quello 
che state facendo, nulla resterà nascosto.

La verità sarà sempre rivelata.

Questo è, e sarà, il mio compito, il nostro compito, negli anni a venire.

Questo è stato il mio compito, in lunghi secoli passati. Io sono 
mortale, ma la lotta per la verità à eterna. Io sono la sua incarnazione 
qui, e oggi. Io sono un Hacker, e questo è il mio manifesto. Potete 
anche fermare me (potete provarci, almeno), ma non potete fermarci 
tutti? dopo tutto, siamo tutti uguali, no?


8 gennaio 1986 - The Mentor






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