[MontelLUG] 40 anni di microprocessori
Samuele
samuele.zanin a tiscali.it
Sab 19 Nov 2011 11:14:28 CET
On 18/11/2011 23:35, Odeeno wrote:
> Vado OT.
> E' bello sapere che l'inventore del primo processore sia stato un
> italiano e in particolare un vicentino...
è anche quello che ha fondato la Synaptics, inventore del touchpad.
> è anche bello sapere molte
> delle scoperte più importanti del secolo scorso sono state fatte da
> italiani, ma è altrettanto triste vedere dove sta andando a finire la
> ricerca italiana e la creatività... all'estero... possibile che qui
> non si possa andare avanti per merito e non si possa fare l'economia?
> Scusate lo sfogo...
Scusato, permettimi allora di girare ulteriormente il coltello nella
piaga, riportandoti quanto ho sentito in un'intervista di qualche anno
fa (ricordo di averla vista in TV).
Googlando ho trovato la frase in un sito, tratta da un'intervista ad un
giornalista:
http://www.veronafedele.it/index.php?option=com_content&task=view&id=846&Itemid=23
– Probabilmente, quindi, Steve Jobs in Italia non sarebbe riuscito a
fare quello che ha fatto altrove...
«A dire il vero noi ce l’avevamo una sorta di Steve Jobs: Federico
Faggini, vicentino, ha inventato il microprocessore touchpad, quello con
cui oggi vengono realizzati l’Ipad o l’Iphone. Se ne è andato dagli anni
Sessanta a Palo Alto, in California, dove poteva lavorare nel migliore
dei modi. Quando è tornato a Vicenza per provare a portare un po’ della
sua esperienza in Italia vi è rimasto solo tre anni. Quindi è tornato in
California dicendo che in Veneto, una delle regioni più ricche e
dinamiche d’Italia, si possono fare solo careghe e maglioni...».
Mi pare l'ultima frase dica tutto. Se poi ti occupi di informatica e vai
in giro per le aziende, non puoi non accorgerti, per come sentono e
gestiscono l'infrastruttura informatica che quella frase è quantomai vera.
Infine, un video che ho trovato qualche gg fa in rete, riguarda la vita
di Wozniak.
http://www.hp64000.net/scansioni/LaMelaDiWozniak/LaMelaDiWozniak.zip
Negli anni 60/70, in america, alle medie insegnavano elettronica,
facevano fiere della scienza dove gli alunni mostravano le loro invenzioni.
Quando 20 anni fa alle medie, chiedevo alla prof. di tecnica di farci
fare qualche esperimento con i circuiti elettrici (si, solo interruttori
e lampadine), mi guardava come se venissi da un'altro pianeta. Preferiva
farci fare ricerche sul legno, sulla carta, sull'olio d'oliva
(quest'ultima mi è rimasta molto sui cosiddetti tanto che la ricordo
ancora adesso) e balle varie. Ricordo che dalle mie parti, le uniche
"competizioni" erano su scrittura di temi o racconti. La massima
aspirazione erano alle superiori i giochi di Archimede. Altro che
professori di elettronica, meglio insegnare a fare fischi ad alta
frequenza con il flauto no?!?.
L'italia è la terra di sassi rotti, delle croste sui muri e dei poeti.
Per il resto non c'è posto.
More information about the montellug
mailing list