[MontelLUG] Difference engine: Free is too expensive

Samuele samuele.zanin a tiscali.it
Sab 7 Apr 2012 13:32:48 CEST


On 06/04/2012 21:05, Stefano Fraccaro wrote:
> Bisogna prendere atto, e sono anni che lo dico, che l'eccessiva
> frammentazione della community è forse il problema più grosso. Se ci
> fossero meno distribuzioni ma più curate, ora Linux sarebbe più
> avanti.

+ 1
Aggiungo anche un'altra cosa, che lo stesso software debba essere
pacchettizzato spesso per varie distribuzioni e per le varie
distribuzioni. Se poi ci sono distro come ubuntu che ogni 6 mesi mandano
fuori una nuova versione la cosa si complica di più. Da sviluppatore sw,
a me interessa integrare nuove funzionalità nei miei programmi, non
correre dietro ai cambiamenti che vengono fatti nell'os e correre ad
adattarere il mio programma in continuazione.
E' come se dicessimo che per i software sotto win ci vuole una versione
ricompilata appositamente per win98, win2k, xp, vista, win7. Per alcuni
software è stato necessario, ma per la stragrande maggioranza no.

Cito:
"The problem is compounded by the way Linux has grown over the years
into an ungainly edifice, built upon thousands of individual packages of
computer code that have been stapled together. Contrast that with the
strict quality assurance imposed by Apple and Google over their Unix-
and Linux-like operating systems for tablets and phones. "

> L'altra cosa da dire è che gli amministratori che scelgono Windows
> anche sui server...spesso lo fanno per inerzia, per non dover imparare
> qualcosa di "nuovo" e migliore. 

In alcuni casi può essere vero (mi viene in mete uno che ha installato
su una macchina windows storage server SOLO per fare da SEMPLICE nas,
quindi condivisione di file, in questo caso +1 al suo spacciatore hw che
gli ha rifilato la licenza :-D), ma in molti altri casi è una scelta
obbligata. Mi sono trovato alcune volte di fronte a titolari di aziende
"smanettoni" (= con l'hobby del PC) che volevano gestirsi in proprio il
server e la rete senza averne le opportune competenze e la volontà di
lasciarsi consigliare. L'ultima chicca della settimana scorsa, è stata
che gli serviva uno switch, hanno attaccato in rete un vecchio fw hw con
4 porte e dhcp attivo... dopo chiamano che internet non va... oppure non
si riesce a fargli capire che prendere le versioni HOME di win in
azienda è IL MALE, risposta: a me interessa risparmiare quei 50 euro di
licenza.

> Pago e uso quello che so già usare (o
> che penso di saper usare): chissenefrega se l'azienda spende soldi per
> le mie scarse competenze.

Elenco una serie di situazioni su alcune delle quali sono in accordo,
altre no, ma con le quali bisogna avere a che fare:
- l'azienda normalmente nasce per produrre utili, non è un ente di
beneficienza (salvo eccezzioni particolari), quindi il sistema
informatico, proprietario o no, deve funzionare e avere il TCO più basso
possibile;
- il sistema informatico aziendale è visto dalla dirigenza solo ed
esclusivamente come un costo e fonte di problemi (stampanti che non
funzionano, pc che si rompono, bachi software ecc.); sembrano
dimenticarsi di quando fino a poco meno di 20 anni fa facevano le
fatture con la macchina da scrivere;
- a volte i sysadmin nelle aziende, sono il dipendente smanettone di
turno, che oltre al proprio lavoro amministrativo deve anche occuparsi
di attaccare i pc in rete, aggiungere nuovi utenti, stampanti ecc.,
quindi anche loro fanno quello che possono;
- basta che arrivi un consulente/commercialista che si mette a spacciare
file excel fatti con l'ultimissima versione di office pieni di formule e
macro (ho visto mostri che voi umani non potete manco immaginare) per
costringere ad aggiornare tutti i pc aziendali con effetto domino
(l'ultimo caso giovedì);
- chi si occupa del sistema informatico di una azienda, ha anche una sua
vita, deve evitare le complicazioni e fare che le cose funzionino al
meglio, quindi se l'azienda decide di adottare il software y ed il
fornitore dichiara che richiede il sistema operatio z con il service
pack x, si installa quello e basta. Magari si fa anche qualche prova se
gira su pc con qualche altra caratteristica, ma al primo
malfunzionamento ci si attiene alle specifiche, il costo della licenza
di office/win, specie nelle aziende medio piccole è di fatto un costo
molto più piccolo rispetto all'educare l'utente ad un nuovo sistema
operativo e alle problematiche di compatibilità con altri software; mi è
capitato di gente che mi ha fatto storie assurde per dover fare un salva
con nome in formato csv piuttosto che l'xls di default.

> Poi c'è il fattore software applicativi che devono girare sui server /
> workstation...
> Ci sono un mix di fattori nella scelta...

Che imho è il fattore che ha il 90% del peso sulla scelta di come
strutturare l'infrastruttura.
Qualche mese fa un cliente si è preso il mac a casa e ne è rimasto
soddisfatto, mi ha detto mezzo incazzato, che lo vorrebbe anche nel pc
in ufficio al posto dell'xp lento che ha (soprassediamo sul perché è
lento...), ma a parte office, sul mac non gli gira nessun altro dei
software che usa...






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