[MontelLUG] Difference engine: Free is too expensive

Syslac lmezzalira a gmail.com
Sab 7 Apr 2012 15:43:05 CEST


Il 06 aprile 2012 21:05, Stefano Fraccaro <stefano.fraccaro a gmail.com>
ha scritto:
> Bisogna prendere atto, e sono anni che lo dico, che l'eccessiva
> frammentazione della community è forse il problema più grosso. Se ci
> fossero meno distribuzioni ma più curate, ora Linux sarebbe più
> avanti.

Io invece sono anni che sento ripetere questa cosa come un vangelo
abbastanza da tutti, e anni che non sono d'accordo D (senza avercela
con chi lo ripete, che ha le sue parti di ragione).

Nessun mistero sul fatto che in ambito enterprise questa sia una
limitazione enorme, e non mi permetterei mai di mettere in discussione
quello che anni di esperienza hanno insegnato a molti, dall'altra
parte non è un mistero che Linux non è nato per l'enterprise e imo
sarebbe limitativo considerarlo solo da quel punto di vista.

Vogliamo qualcosa di uguale per tutti? Magari anche poco
personalizzabile, perché sia mai che l'utente si permetta di decidere
cosa vuole? Beh, credo che OSX si stia muovendo in questa direzione da
tempo, e Ubuntu lo segue da vicino per chi proprio non vuole
abbandonare il pinguino.

Personalmente, il momento in cui linux si ridurrà a "poche
distribuzioni ma più curate", sarà il momento di guardare altrove,
come utente casalingo.
Capisco (almeno, credo :D) che per un'azienza ci sia la necessità di
una base solida, invece, ma in fondo soluzioni come RHEL dimostrano
che costruire piattaforme del genere è possibile senza intaccare la
varietà del resto dell'ecosistema Linux.

Cioè, la domanda che mi pongo io è: senza dubbio se ci fosse "un solo
Linux, standard" sarebbe più facile farlo accettare da tutti, ma
sarebbe veramente tecnicamente valido quanto le miriadi di alternative
che abbiamo oggi? (*solo pensando ad una Ubuntu w/ Unity che sia
sempre stata lo standard mi vengono i brividi).

Sull'articolo originale non commento, perché devo ancora capire se ce
l'ha con i rilasci semestrali, con le nuove interfacce, con le
alternative disponibili, con il fatto che un pc è pià difficile da
usare di uno smartphone, con la comunità... sembra veramente
un'accozzaglia delle critiche generiche che si sentono in rete su
Linux buttata lì a random, senza filo conduttore.

Syslac, che si unisce agli attacchi ad-hominem al "your correspondent"
più che volentieri, visto il mare di genericità trovato.




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