[MontelLUG] Quando un grafico dice più di 1000 parole [Was:] Visibilità

Stefano Fraccaro stefano.fraccaro a gmail.com
Dom 4 Mar 2012 17:30:06 CET


Tratto da un cartello di una pizzeria napoletana a Norimberga (Germania):
Ogni mattina uno stupido e un furbo si alzano: se si incontrano
l'affare è fatto!

Diciamo che molte persone (leggesi: la massa) pensano molto poco e in
modo molto ristretto.
Oggi siamo nella "società dell'informazione" : tantissima
disponibilità di informazione ma azzeramento della capacità di
ricercarsi questa informazione e appiattimento della capacità di
ragionare e fare collegamenti.

Esempio: un iPhone in comunicazione / trasferimento dati deve essere
tenuto a 22 millimetri dal corpo. E' scritto nel manuale d'uso del
cellulare. Che non è fornito in versione cartacea con iPhone (da
quanto mi risulta). Tanti lo usano ma nessuno di quelli che ho trovato
finora ne era al corrente!
L'idiozia? Lo diamo ai bambini di 7-8 anni per sentirici "più tranquilli"

I social network, per come la vedo io, stanno mandando in "casino" la
comunicazione fra le persone più che facilitarla.
Io ho 367 contatti di persone che conosco a vario titolo. Posso vedere
i fatti loro, foto, e tutto quello che si sono sognati di mettere
on-line. Nella vita reale, escluso lavoro, mi basta una mano per
contare quelli che vedo abitualmente. Ma cosa so veramente di tutti
gli altri "amici"?
Vedere i ragazzi che giocano sistematicamente con la playstation per 4
ore invece di andare a giocare a pallone o pallavolo... a ruba
bandiera... palla avvelenata o un semplice nascondino: questo mi fa
molta tristezza.

Parte del nostro percorso "educativo" (e potrebbe anche essere oggetto
di qualche talk specifico) è quello di far capire alle persone che
ogni "comodità" ha un costo. Il social network può darti una
possibilità ma ha un costo che paghi sempre alla fine. E lo paghi
sempre di persona.

Ho un pò degenerato sul tema ma mi sembrava importante condividere
questi pensieri.   :-)



Il 04 marzo 2012 14:13, viper <recursivepointer a gmail.com> ha scritto:
> il vero problema, a questo punto, forse sono le persone che non
> pensano più a quello che stanno per fare/pubblicare..
> è una questione di diffusa diseducazione alla privacy.. amplificata
> dalla velocità, dalla diffusione e dalla quantità delle comunicazioni
> moderne.
>




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