[MontelLUG] Imparare a imparare a programmare

Samuele samuele.zanin a tiscali.it
Dom 1 Mar 2015 12:01:09 CET


On 01/03/2015 11:27, Edoardo Prestianni wrote:
> Ciao ragazzi, 
> 
> La proficua serata di venerdì scorso mi ha lasciato con qualche domanda.
> 
> Sto cercando di imparare a utilizzare sw come R, Octave ed altri. 

Ehm... parti con le robe proprio semplici... qui più che conoscenze
informatiche, ti ci vogliono conoscenze matematiche.

> Presto
> o tardi dovrò pure affrontare C++ e Java per fare altre cose.

Java... brrrrrrrr...
Piuttosto preferirei dover imparare il linguaggio Monicelli.

> Sono giunto all'amara conclusione che non avendo NESSUN background in
> programmazione o in "teoria dell'informatica", non riesco neanche a
> LEGGERE i manuali, la documentazione, quello che c'è nei forum... Che si
> tratti di R o di E-macs non so da dove cominciare.

Perché probabilmente parti da manuali che spiegano il linguaggio di
programmazione.

> Il vocabolario è sempre troppo tecnico. Non so cosa, /*in ambito
> informatico*/, siano esattamente una variabile, una funzione, un array,
> un comando, un buffer etc.

Ti ci vuole un corso di programmazione serio. Possibilmente tenuto da
uno che sia un programmatore bastardo dentro e che spieghi
principalmente come NON programmare, visto che i concetti di base di una
programmazione procedurale si possono spiegare in qualche ora, poi non
bastano anni ad osservare codice scritto bene (raro) e codice scritto
coi piedi sul quale bestemmiare per imparare a programmare seriamente.

> L'inglese non è un problema ma saperlo non mi aiuta, mi mancano proprio
> i concetti...

L'inglese è sempre un problema.

> Qualcuno ha una lettura da consigliarmi o qualche suggerimento in proposito?

Potresti iniziare con un testo di informatica 3° superiore, on line non
so cosa si possa trovare, eventualmente prova a sentire quelli del
coderdojo.

Anni fà, mi avevano consigliato:

Algoritmi + strutture dati = programmi
di Niklaus Wirth

Ma a memoria, questo era orientato a chi già sapeva un minimo di
programmazione.
Evita i testi universitari, me ne sono fatto prestare alcuni, e, se non
sei un matematico, non ci capisci una cippa (alla fine ci ricavi solo
spunti di riflessione da approfondire su altri testi).
Invece di scrivere un algoritmo come farebbe un programmatore, ti
piazzano li una formula piena di parentesi e simboli greci/ostrogoti,
dove ogni simbolo corrisponde a n ore di studio di altri argomenti.




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