[MontelLUG] Brevetti software: siamo alla fine?
Daneel Olivaw
elijah_baley a infinito.it
Mer 6 Lug 2005 16:59:18 CEST
Ecco perché non mi avete sentito più di tanto in questa discussione:
troppo assurda (la questione brevetti software) per non avvelenarmi il
sangue.
Diego Rondini ha scritto:
> Innanzitutto vi ringrazio per avermi sparato merda tutti quanti: me lo
> meritavo!
Bene: ora puoi farti vedere senza timori per la tua salute ^_^
[immenso taglio]
>> Panda, VOGLIAMO ANCORA PARLARE A FAVORE DI BREVETTI?
>>
> No, non lo faccio +... ho scritto troppe cagate. Però voi fate una
> campagna contri tutti i brevetti allora! Non posso sopportare di essere
> lavato da un autolavaggio!!!
Aspetta: non è contro TUTTI i brevetti.
Io sono favorevole a ciò, ma fino ad un certo punto. Tipo l'informatica
ha dimostrato che a volte nel giro di un mese la sua enorme flessibilità
rende non obsolete, ma arcaiche certe tecnologie (i DVD ble ray sono
pronti, solo che ci sono problemi d'interessi con le altre tecnologie
usate), per cui un brevetto decennale sul software avrebbe ripercussioni
pesanti, mentre l'hardware è possibile rallentarlo con meno problemi
(beh, qui c'è da dire che è già calmierato :-) ).
Se poi tieni conto che non si brevettano le singole stringhe di codice o
il programma (che in un parallelo diventerebbero il pezzo finito oppure
l'utensile o la macchina completa e funzionante), ma i concetti, capisci
bene che questo sistema impedisce agli altri di fare la stessa cosa con
altri strumenti.
E' un po' come se la FIAT brevettasse questo: "un sistema meccanico per
consentire alle persone di spostarsi via terra in maniera più rapida e
comoda"; se passa ciò, potrebbe far causa alla Ford perché sta violando
il suo brevetto.
Invece, cosa brevetta? Il commn-rail, per esempio, che comunque consente
ai concorrenti di sviluppare soluzioni alternative, cosicché in sostanza
il progresso aumenta e alla fine si vedrà quale soluzione si dimostra
più vantaggiosa.
Tornando al parallelo, potrebbe essere accettabile che m$ brevettasse il
suo Office (cavolacci suoi, no?), ma in maniera di lasciare ai
concorrenti la possibilità di poter usare e farsi il loro programma
alternativo, quindi che andasse all'ufficio col suo bel pacco compilato
e non con cose tipo l'idea di un programma per scrivere.
La politica attuale in America su questo campo è a favore delle grandi
multinazionali, che tendono a reprimere i concorrenti con tutti i mezzi
possibili; se seguiamo infatti cosa stanno facendo, si può notare che si
comprtano come il classico bambino ciccione e straviziato: "questo è
mio, quello anche e se lo vuoi non te lo dò. Se provi a fare quello che
io non voglio, lo dico alla mia mamma e al mio papà che mi daranno
ragione. Tiè!"
Uff... ho il portatile che implora che la finisca di picchiare i tasti,
basta così, và :-)
> Ciao,
> Diego
>
> P.S.: per chiarire defintivamente la mia posizione: sono contento che
> questa legge sia stata respinta.
E ghe mancaria anca altro! XDDD
Ciao.
Luca
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