[MontelLUG] Una strana distribuzione

[Davide Rondini]

Il 04/04/06, cesco <webmonster a apf.it> ha scritto:
>
> Pridie Nonas Apriles MMVI berno david="bd" haec scripsit:
> bd> Una distro  talmente semplice che  ha portato centinaia  di migliaia
> bd> di  nuovi utenti  a  Linux,  che magari  oggi  usano Slack,  Debian,
> bd> ubuntu.....
>
> Pridie Nonas Apriles MMVI Davide Rondini="DR" haec scripsit:
> DR> Una  distro così  facile da  gestire,  che dopo  essere passato  per
> DR> Slackware, ti torna la voglia  di utilizzarla: io la sto installando
> DR> pressoché ovunque.
>
> IMHO prima  devi assicurare  un minimo  di stabilità:  una distribuzione
> facile che  fa quello che  vuole serve a poco,  e fino alla  fusione con
> connectiva la mandrake era un aggregato di bug con un bel logo.
>
> Molto meglio il  progetto ubuntu: prendere una distro  stabile e cercare
> di estrarne qualcosa di piú user-friendly conservandone le qualità...


Secondo me la fai troppo facile: quando io ho provato per la prima volta
Linux non c'era Ubuntu: c'era Mandrake 8.1. E se non avessi avuto una distro
che si installava (all'epoca...) facile come Windows, e che ti permetteva di
installarsi senza piallare tutto (sfido chiunque a trovare un partizionatore
della stessa qualità di quello di Mandrake, anche al giorno d'oggi), forse
non avrei mai sperimentato. Tu parti dal punto di vista di chi ha una certa
dimestichezza con l'informatica, e passa da Debian a Ubuntu, mentre devi
vederla dalla parte di chi ha visto solo sistemi operativi di casa M$, e
deve passare a qualcosa dove non esiste il disco C:\, i comandi sono case
sensitive, le interfacce grafiche sono tutte diverse e se apri un terminale
(o prompt?) ci sono a malapena "dir" e "cd". Alla fine che te frega se è un
po' instabile: è sempre ordini di grandezza più stabile di quello che usavi
prima, e se si pianta qualcosa non devi riavviare. Però ha il pannello di
controllo...

Ciao
CD
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