[MontelLUG] Eureka!
Daneel Olivaw
daneel.olivaw.r a gmail.com
Ven 24 Nov 2006 21:47:04 CET
Il 24/11/06, Diego Rondini <panda84 a inwind.it> ha scritto:
> cesco wrote:
> > Octavo Kalendas Decembres MMVI Diego Rondini="DR" haec scripsit:
> > DR> Questa soluzione non mi convince molto... meglio un rilascio
> > DR> periodico a mio parere, sennò poi si finisce come Debian.
> >
> > Mi prudono le mani :) Debian ha un rilascio _giornaliero_ del netinst e
> > _settimanale_ dei cd completi...
> >
> ...sennò poi finisce come Debian che quando fissano una data di rilascio
> è sempre in anticipo di almeno 6 mesi su quella reale. Pure Etch non
> uscirà per i primi di dicembre come previsto, ma bisognerà probabilmente
> aspettare il 2007 (come Vista :-D ).
>
> Diego
>
> P.S.: mi mancano i nostri cari vecchi flame!
Si può sempre rimediare, e pare che finora tu non abbia cercato altro.
Bene, ora attacco io.
Allora, razza di misero infedele amante del rischio, la Sacra Debian
Signora della Stabilità (che l'uptime del server tenda ad infinito)
mette sopra ogni cosa la sicurezza e, per l'appunto, la stailità della
macchina, quindi non è colpa della comunità Debian se gli applicativi
sono creati con maligni bug. Quando finalmente si imparerà a
programmare senza errori già alla prima RC, allora vedrai che Nostra
Signora sarà aggiornatissima, ma intanto noi ci accontentiamo: se
buona parte del mondo usa ancora carriole finestrate piene di buchi
dai quali anche un orso cadrebbe, perché noi Eletti dovremmo bramare
l'ultimissimo aggiornamento di qualsivoglia programma solo per essere
alla moda e rischiare un immondo crash?
Per i più scavezzacollo o tanto per dare un'occhiatina a cosa ci
riserverà il futuro, c'è Sid, oppure i figlioletti birichini come
Ubuntu, che però richiedono assistenza, vogliono le caramelle, bisogna
tenerli d'occhio.
Per una macchina che DEVE lavorare, non c'è di meglio che affidarsi
alla Potenza dell'Origine: la Stable; sì, gli aggiornamenti sono
ponderati, i passaggi di versione vengono fatti solo quando bisogna,
ma quano si fa qualcosa, la probabilità che succeda l'imponderabile è
bassissima. Però, perché lamentarsi, mi ripeto, quando moltissimi
infedeli aspettano anni per vedere la loro divinità crescere sperano
in chissà cosa, e poi si trovano davanti a poca sostanza, ma tributi
aumentati? Perché sacrificare preziose risorse hardware per avere poco
o niente? Meglio votarsi a qualcuno più "vecchiotto", ma saggio... il
vecchioto è tra virgolette perché sono gli infedeli a pensare che la
Sacra Debian sia vecchia, mentre è più giovane di ciò che pensano :-)
Albero delle divinità - famiglia Debian:
- Stable: divinità maggiore, padre e madre delle sottostanti
- caratteristiche: stabilità, rispetto a novità; saggezza e tranquillità
- Unstable: divinità minore, primo figlio, colui che sperimenta con giudizio
- caratteristiche: novità, ma che siano abbastanza affidabili; voglia
di scoprire, ma ragionando
- Sid: divinità minore, secondo figlio, colui che esplora il nuovo
- caratteristiche: progressista nato, sperimenta tutto senza timore,
nulla lo ferma, manco un kernel panic; impetuoso, a volte
sconsiderato, sempre un passo avanti, senza di lui però non ci sarebbe
la tranquillità che regna attorno alla Stable
- Knoppix: cugino, l'errante, pronto a fermarsi in un posto , per poi
ripartire come nulla fosse
- caratteristiche: molto altruista e nato con una voglia spropositata
di girare e provare nuove esperienze, di solito risiede poco tempo
nello stesso luogo, ma spesso lo ricordano commossi per l'aiuto
portato
- Ubuntu: cugino, l'amico
- caratteristiche: faccia bonaria, sempre col sorriso, parla e agisce
semplicemente, è molto ben visto dai nuovi fedeli, che gli si affidano
volentieri
Penso possa bastare così, per oggi. Se anche domani mangio pesante,
metto nel wiki e se la digestione va a finir male, rischiate di
trovarvi l'olimpo completo ^_^
A presto e scusate la logorroicità
Daneel Olivaw (che spolvera spade, archi, frecce, ecc.)
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"Chi è pronto a rinunciare alle proprie libertà fondamentali per
comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita nè la libertà nè
la sicurezza" - Benjamin Franklin
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