[MontelLUG] Annuncio conferenze introduttive maggio giugno 2009 [OT propaganda mirata..]

Davide Rondini davide.rondini a gmail.com
Lun 4 Maggio 2009 17:18:01 CEST


Il lunedì 04 maggio 2009 00:11:45 luca menini ha scritto:
> Il 3 maggio 2009 20.34, sara dotto <saradotto88 a gmail.com> ha scritto:
> > Secondo me, linux non è per tutti. Almeno in questo momento.
> > Un minimo di capacità di smanettare e di curiosità per l'informatica è
> > richiesta.
>
> Linux e' per tutti e di tutti!!!
>
> Come non e' richiesto essere dei meccanici per guidare un'automobile,
> cosi' non serve essere informatici per usare un PC.
> Mi basta che si accenda quando mi serve e faccia quello che voglio io.
> Se poi trovo un software che mi piace, vorrei poterlo copiare e dare
> ai miei amici.
> Perche' non dovrei chiedere questo a linux? ;-)
> E poi perche' dovrebbe essere piu' semplice usare un PC con altro
> sistema operativo?
>
> Io sono costretto ad usare il computer se voglio scrivere una lettera,
> leggere notizie che non provengano dai soliti intermediari, fare i
> conti se sto consumando piu' elettricita' dello scorso anno,
> consultare il mio saldo di conto corrente e cose di questo genere.
>
> Perche' dovrei anche essere curioso per l'informatica?
> Non basta che sia curioso di molte altre cose? ;-)
>

Condivido in pieno.

Il fatto che l'informatica sia una cosa scientifica, non significa che debba 
essere fruibile solo ed esclusivamente dai ricercatori del settore (anche 
perché altrimenti, riflettetteci bene, nessuno di noi o quasi starebbe usando 
un PC in questo momento). Il fatto che la medicina moderna sia una scienza non 
significa che bisogni essere dei medici per prendere un'aspirina quando si ha 
l'influenza. Però se il problema è più grave ovviamente si va da chi è 
competente. Lo stesso ovviamente vale per l'informatica: non devono essere 
necessarie conoscenze di programmazione o di architettura delle reti per 
spedire una e-mail, leggere una pagina web o scrivere una lettera. Chi ha 
voglia di approfondire, per lavoro o per passione, l'argomento, ha ampi 
margini per farlo, tanto più con Linux, che vi da l'aspirina, il foglietto 
delle controindicazioni, la formula chimica e anche il laboratorio tutto in 
uno (giusto per restare nella metafora...).

Piuttosto io farei partire una discussione interessante sull'affermazione di 
Sara: lei è il tipico utente che, non avendo particolari competenze 
informatiche, si è avvicinata a Linux grazie al supporto del MontelLUG, ed ha 
cominciato (con soddisfazione, a quanto dice) a utilizzarlo. Per me una 
affermazione del tipo "Linux non è per tutti" è un promemoria che sebbene noi 
utenti smaliziati possiamo non lo percepirlo, il resto del mondo trova ancora 
delle cose oggetivamente difficili in Linux, non fosse altro perché diverse, o 
non compatibili al 100%.

A mio avviso uno dei problemi maggiori che ancora rimane, è che Linux va 
installato (mentre Windows o MacOS li trovate già installati), e che, sebbene 
la maggioranza delle periferiche funzioni "out of the box", ne rimane sempre 
mediamente una per macchina che va convinta a funzionare con le buone o con le 
cattive, e questo processo è quasi sempre al di là delle capacità dell'utente 
medio. Questo nel mondo proprietario non esiste.

Linux ha però una marcia in più: c'è un aspetto che lo rende molto più "di 
tutti" e molto più "per tutti" di qualsiasi sistema proprietario: come al 
solito è la libertà. Con Linux quello che fa il mio PC dipende da me e non 
dagli interessi di una multinazionale. E siccome l'informatica oggigiorno è 
una cosa alla portata (quasi) di tutti, questo ha molto a che fare con la 
democrazia.

Ciao
CD




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