[MontelLUG] Un passo indietro per la conquista del mondo

Stefano Fraccaro stefano.fraccaro a gmail.com
Gio 24 Feb 2011 08:40:49 CET


Sono perfettamente d'accordo con le tue conclusioni... tutti i sistemi 
sono perfettibili   :-)
Ma non per questo ci vedo un passo indietro... su Word, per esempio, 
abbiamo un problema con un font di codici a barre Code39: se selezioni 
la riga col codice a barre viene codificato anche il ritorno a capo 
invalidando, di fatto, il codice a barre. Devi selezionarne un pezzo, 
applichi il font, selezioni l'altro pezzo, applichi il font. Su 
OpenOffice/LibreOffice invece funziona tutto perfettamente.
Windows 7 rispetto al suo predecessore XP (Vista è in realtà una Alpha 
di Seven quindi non lo considero) in termini di semplicità di 
configurazione è peggiorato parecchio.
Alcune schede seriali RS-422 su Windows 7 non funzionano: parola del 
produttore quindi... vanno su Vista e basta.
Ricordo ancora ancora un mitico cd di Norton Ghost che mi diceva che non 
potevo clonare il disco perché non avevo almeno 512 Mb di ram: Ghost era 
passato ai kernel di Vista ma io avevo un semplice pc industriale... e 
sono dovuto passare a CloneZilla (con immensa soddisfazione) per venirne 
fuori.

Passo avanti e passo indietro rispecchia le nostre abitudini di lavoro e 
le casistiche con le quali entriamo in contatto...  sostituire tutti i 
pc perché il kernel Seven non fa il boot senza 1024 Mb è un passo avanti 
o indietro? Linux,a mio avviso, soffre della sua stessa "moltitudine di 
scelte": gli sviluppatori a volte non sanno su cosa investire... per 
esempio in Windows esistono le directX, standard de facto da Windows 95 
a Windows 7, in Linux cosa si può utilizzare con la stessa sicurezza che 
funzioni come deve con tutte le schede video? E anche i frequenti 
cambiamenti al kernel non aiutano: alcune schede umts ad esempio hanno 
il driver che funziona da 2.6.22 a 2.6.28 perché i kernel successivi 
hanno introdotto dei cambiamenti che impediscono al driver di 
funzionare. Questo è il nocciolo della questione... e probabilmente il 
nocciolo di molti fastidi che gli utenti avvertono

;-)


Il 23/02/2011 19.10, Gianluca Moro ha scritto:
> ciao,
>
> l'altro giorno facevo la seguente osservazione:
>
> per un sistema casalingo (navigo, posta, scrivo un documento
> per i cavoli miei) linux va bene.
>
> Per un grosso sistema con sistemisti con le contropalle
> va molto meglio, non a caso i computer nella lista top500
> (i 500 computer piu' potenti del mondo sono quasi tutti
> basati su linux)
>
> Per una aziendina piccolina, un professionista che non gli
> interessa l'informatica, ma un altro settore (come un utente
> di automobile che di meccanica non gliene frega niente)
> si trovano dei limiti.
>
> Io li ho trovati l'altro giorno collaborando per un lavoro che
> con l'informatica non c'entra niente, ma e' stato fatto su
> piattaforma linux: per qualche motivo openoffice non
> riconosceva alcuni caratteri utf8 (il documento era
> perfetto, infatti aperto su neooffice su mac si vedeva
> perfettamente), pero' io che faccio?
> C'ho una macchina virtuale coi 2 sistemi, mi sistemo
> le cose dove funzionano meglio e poi le porto su linux
> per vedere se le vede correttamente ...
> certo si puo' fare, ma se uno ha una scadenza non gli puoi
> certo dire "beh - guarda - cambi s.o. sitemi e vai!"
>
> Fra l'altro io con linux ho avuto vari problemi con skype,
> pure questa persone aveva skype s ulinux, ma per qualche motivo
> il rumore di fondo era alto e la voce bassa ... ok ci si capisce,
> ma dato che dovevamo lavorare era meglio se la comunicazione
> era meno affetta da rumore!
>
> Non e' che siano problemi insormontabili, pero' esistono dei
> professionisti, seri e competente nel loro lavoro, ma non esperti
> informatici, e non ha senso chiedergli di diventarlo!
>
> in conclusione, traete voi le conclusioni, io uso linux, mac,
> a volte pure windows e non ho mai trovato un sistema che fa
> esattamente quello che voglio io :-)
>
> ciao
> giammy
>
> 2011/2/23 Odeeno<odeeno a yahoo.it>:
>> http://www.pc-facile.com/news/il_ministero_degli_esteri_tedesco_torna_a_windows/69090.htm
>>
>> Tanto per fare anche un po' di autocritica, questa la incassiamo... ma
>> come si fa a migliorare?
>> Purtoppo sui "costi di adattamento" di personale che magari non ha la
>> mente aperta, poca dimistichezza col ferro, scarsa capacità di
>> adattamento non c'è molto da fare. Dico scarse capacità, ma dovrei
>> dire molto scarse, visto che continuo a sostenere che l'adattamento
>> all'uso non è così traumatico.
>> L'unica cosa che posso dire è che in questi casi ci dovrebbero essere
>> ai vertici persone lungimiranti e capaci, che purtroppo spesso non ci
>> sono e i costi lievitano per inefficenze che riguardano il management
>> (tralasciamo poi ogni disquisizione sulle politiche e metodi
>> "commerciali" di convincimento che potrebbero non esser del tutto
>> leciti, ma che credo che in ambito pubblico siano perfettamente
>> presenti).
>> Altro punto dolente... molto dolente... è l'incapacità o la mancanza
>> di volontà (o forse l'influenza economica del maggiore produttore di
>> sistemi operativi al mondo) di produrre software multipiattaforma in
>> tutti gli ambiti: software che può andare dal semplice driver per
>> stampante, per schede video ai programmi d'uso nell'ambito produttivo
>> / d'ufficio (chi non si è mai scontrato di fronte al fatto che...
>> installato tutto e tutto perfettamente funzionante... non si riesce a
>> stampare un semplice documento o scannerizzarlo con un comune
>> multifunzione? chi di noi non può installare linux in ufficio perchè
>> non potrebbe usare il software che necessita di usare?)
>> Per quanto riguarda l'interoperatività, la questione riguarda tutte le
>> piattaforme per definizione, solo che linux gioca il ruolo di
>> subalterno. Ci sono da confermare poi le grosse doti e capacità
>> strategiche del più grosso produttore di software al mondo, che anche
>> se non è sempre all'altezza nel produrre software di qualità, è invece
>> perfettamente capace a creare standard proprietari.
>> Boh... che dire. Linux ha fatto passi da gigante e l'abbiamo visto...
>> continuiamo a crederci.
>>
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