[MontelLUG] [Fwd: Nuovo gruppo di traduzione di Ubuntu in Lingua Veneta]

Loris Pederiva loris.pederiva a gmail.com
Ven 17 Dic 2010 10:41:12 CET


Ciao a tutti,

apprezzo molto che il mio annuncio abbia stimolato una discussione. Putroppo
mi sono iscritto alla mailing list solo ora, quindi ripondo alla mail che
Stefano Fraccaro ha avuto la bontà di mandarmi per conoscenza.

Il giorno 16 dicembre 2010 14:55, Stefano Fraccaro <
stefano.fraccaro a gmail.com> ha scritto:

>  Il 16/12/2010 14.35, Matteo Vincenti ha scritto:
>
> Affermare che
>
>  > la Lingua Veneta è diventata una lingua ufficiale dal 2007
>
>  è un po' ingenuo. Da sempre le lingue sono vissute in modo sanguigno dai
> popoli, spesso strumentalizzati a riguardo.
>
> Matteo... l'Unesco la cita come "lingua veneta" in effetti. Cosa voglia
> dire e cosa intenda poi per "lingua veneta" è tutto un altro discorso (hanno
> evidenziato i tratti comuni ai dialetti veneti, niente più)
> http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_veneta
> http://www.unesco.org/culture/languages-atlas/index.php
>

Giuro che non avevo intenzione di tirar su un tale vespaio. Allora,
disquisiamo un po' sulla parola "ufficiale".
Se trovo la morosa, e lei è d'accordo con me, allora siamo "ufficialmente"
fidanzati.
Se con un'azienda stipula un contratto di lavoro dipendente, sono
"ufficialmente" un dipendente dell'azienda.
Se la Regione Veneto finanzia, approva e certifica una serie di documenti su
una tal cosa che definisce "Lingua Veneta", ed enti internazionali
riconoscono il lavoro svolto dalla Regione Veneto, allora la "Lingua Veneta"
diventa ufficialmente riconosciuta. (Un po' di documentazione è qui:
http://www.linguaveneta.it/normative.asp )
Io sono il primo ad avere dubbi sul fatto che qualcuno abbia mai parlato
questa lingua, ma linee quida per la traduzione sono state pensate apposta
per tenere conto anche della difficoltà dei traduttori ad identificarsi in
una sola "Lingua Veneta".

>  Un organo politico ha votato una legge, ma non vedo nulla che vada oltre
> la propaganda.
>
>  Il mio consiglio, se posso permettermelo, è di vivere quest'esperienza
> conscio dei limiti e del valore che ha: un divertimento intellettuale.
>
>  Chiedere di più sarebbe ingiusto: difficilmente la valorizzazione di una
> parlata locale passerà attraverso la versione localizzata di un sistema
> operativo.
>
> Concordo, ma non penso ardisse a tanto
>

Io spero di non scandalizzare nessuno, ma non intendo "valorizzare una
parlata locale"; potrebbe comunque essere un apprezzabile effetto
collaterale. Certo, mi piange il cuore quando sento i bimbi piccoli parlare
solo italiano perchè i pedagoghi avvertono che un giorno potrebbero avere
difficoltà ad esprimersi in italiano corretto se sono contaminati dal
dialetto; è stupido pensare di risolvere questa e altre perplessità
localizzando un sistema operativo.
L'obiettivo è un altro, vediamo se riesco a spiegarmi: da quando il gruppo
ha cominciato questa esperienza, ci siamo scontrati con persone che definire
"integralisti" è poco: questo dialetto non va bene, state commettendo errori
di qua e di là, ecc.. e prendiamo atto di tutto ciò, aggiustiamo le linee
guida e le traduzioni di conseguenza. Ci stiamo adoperando per pubblicizzare
il gruppo, trovare un logo, reclutare traduttori; abbiamo imparato che le
inflessioni sono più di quelle che pensavamo; abbiamo imparato a contribuire
ad un progetto oss; stiamo imparando a collaborare tra noi e con gli altri
team di traduzione. E chissà quante altre cose che non mi vengono in mente.
Probabilmente l'utilità pratica di questo progetto non è maggiore di quella
di una rievocazione storica in costumi medievali o di una collezione di
francobolli: tutte cose che possono non piacere,
ma guai a dire che sono inutili.

>
>  Per poterci riuscire, poi, ci vorrebbero tanti e tali passaggi
> preliminari, che tradurre ubuntu sarebbe l'ultimo dei problemi. Bisognerebbe
> prima avere almeno in mano una lingua veneta unitaria. Fai caso che una
> delle prime domande che vi siete dovuti porre è stata "quale dialetto
> usare". Il fatto che non ci sia una risposta univoca già dovrebbe mettere la
> pulce nell'orecchio: alle "lingue vere" non succede. Esistono mille varietà
> di italiano, ma nessuno prima di scrivere una mail si chiede "quale italiano
> uso?".
>
> Ni... l'inglese è stato effettivamente "spezzato" in inglese britannico e
> inglese americano sia nelle interfacce utente che nei dizionari dei
> programmi di videoscrittura.
>
>
>  Per questo e per motivi etici rinunciai all'epoca a collaborare col
> progetto "wikipedia in veneto": una lingua dà il meglio di sé quando unisce
> e collega. C'è in giro però della gente che vorrebbe usare le lingue per
> marcare il territorio e tenere divise le persone. Sono certo che tu non sei
> fra questi.
>
> +1
>
 +1

>
>  Ribadisco che non voglio essere disfattista: come studente di letteratura
> e linguistica, amo profondamente e approvo chi ama la lingua, sia italiana
> che veneta. Ma troppo spesso vedo progetti e discussioni partire senza le
> dovute riflessioni preliminari, basandosi solo su luoghi comuni e
> impressioni non scientifiche. Se sei interessato alla lingua veneta, mi
> farebbe molto piacere poter fare qualche bella chiacchierata al riguardo,
> magari anche in questa ML con un bel OT in oggetto, finché non ci cacciano.
> :-)
>
> Se ha scritto a info a montellug.it mi sa che non ti sta leggendo (ma ho
> risolto con un bel CC)    :-)
>
>
>  Un augurio di buon lavoro e te e al team di traduzione in veneto di
> ubuntu.
>
> +1
>

Sono rimasto piacevolmente sorpreso dall'attività di questo Lug, anche il
solo fatto di discutere del perchè qualcuno si metta a tradurre Ubuntu in
veneto è sintomo di "intelligenza vivace".
E ovviamente, rinnovo il mio invito a partecipare al gruppo di traduzione,
soprattutto a Roberto Brajion ;)

Auguro a tutti una buona giornata,
Loris
Ubuntu Venetian Translators
https://launchpad.net/~ubuntu-l10n-vec
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